I libri per allenare la mente alla memoria: andiamo a Napoli per conoscere e non dimenticare la Shoah

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Un libro come cibo per la mente.
Tutti, almeno una volta nella vita, abbiamo tenuto tra le mani il Diario di Anna Frank. Tutti i bambini e i ragazzi, almeno una volta nella vita, lo faranno. Ma niente di tutto questo può e deve essere dato per scontato. La lettura e i libri sono alleati per la divulgazione di una cultura di pace. Concepire l’esistenza di altri modi di pensare, lontani dai propri, può essere soddisfatta soprattutto dall’incontro con i libri, che rendono possibile il confronto e il dialogo ininterrotto con altre epoche e altri luoghi, oltrepassando la realtà quotidiana a volte ristretta o condizionata da regimi e dittature politiche o culturali.

Il rinnovamento deve partire dai più piccoli, dalle piccole librerie per i piccoli lettori.

Alla libreria di Pomigliano d’Arco  MIO NONNO E’ MICHELANGELO  l’ultimo appuntamento in presenza nel 2020 è stato realizzato sotto il segno di Jella Lepman, fondatrice della più importante biblioteca internazionale per ragazzi, la Jugendbibliothek di Monaco, e di IBBY (International Board on Book for Young people). Nel primo dopoguerra, tornata in Germania dalla quale era fuggita perché ebrea, intuisce che i libri per l’infanzia avrebbero ridato vita ad un paese che aveva perso qualsiasi capacità di pensiero, obnubilato dal nazismo che aveva ucciso non solo milioni di persone e devastato paesi, ma aveva bruciato libri negando l’accesso a un pensiero libero. E non solo i libri per adulti, anche quelli per bambini e ragazzi che per 12 anni avevano letto solo propaganda. Un lavaggio del cervello per impedire futuro.

E così, ancora in tutta questa settimana del 2021, nella vetrina della libreria sarà possibile trovare la “sedia della memoria”: è gialla ed è disponibile per chiunque abbia esigenza di sedersi, e riflettere, magari immaginando la stanchezza di un disabile, un ebreo, uno zingaro, un omosessuale, un rifugiato. Sono bambini, donne e uomini che ancora oggi – come durante la SHOAH –  camminano scalzi nella neve difronte alla seconda (forse non solo la seconda) indifferenza mondiale. La sedia, nei prossimi mesi, andrà a Torino in un’altra libreria e da lì ancora in un’altra parte del mondo. Per ricordarci, non solo oggi ma in ogni  giorno dell’anno, da dove veniamo, che cosa ci è successo in questo tempo.

FRATELLI SI È PRIMA DI MORIRE. DOPO LA MORTE SIAMO SOLO RICORDO. Un ringraziamento speciale per l’iniziativa va alla Dott.ssa Mariapina Accardo Psicoterapeuta-Psicologa di ATENEO Centro studi e ricerche, ideatrice dei questo bellissimo progetto.

 

Anche la libreria Bibi nel cuore del centro storico della città partenopea apre – come di consueto – le sue porte a bambini e ragazzi e agli adulti che li accompagnano per consentire loro di accomodarsi in un ambiente familiare dove poter condividere la lettura di molte pagine, di alcune in particolare, che è sempre possibile trovare fra gli scaffali di Imma Napodano, come quelle tratte da:


L’albero di Anne
 di Irene Cohen-Janca, illustrato da Maurizio A. Quarello, Ed. Orecchio Acerbo.

Protagonista è l’ippocastano di Anne Frank che ha commosso grandi e piccoli e che – come lo hanno definito Il Messaggero e Il Manifesto – “infrange le pareti dell’invisibile teca in cui si tende a rinchiudere la memoria”.

 

 

 


Auschwitz
di Francesco Guccini, illustrato da Serena Viola, Lapis Edizioni

Una canzone d’autore che diventa testo da consigliare ai bambini dai 7 anni in sù.

Colori e immagini che disegnano la storia del bambino nel vento divenuta patrimonio della memoria collettiva. Il brano entra nelle scuole quale esempio di come una canzone sia in grado di suscitare forti emozioni e riflessioni profonde sulla follia che può spingere, fino all’orrore, la mano dell’uomo.

 


Otto. Autobiografia di un orsacchiotto
 di Tomi Ungerer, ed. Mondadori

Tre compagni di gioco inseparabili, una stella gialla cucita sul petto e un orsacchiotto.

La crudeltà della guerra proverà a dividerli ma nessuno aveva fatto i conti con Otto che – avendo imparato a scrivere a macchina – può raccontare la sua storia di amicizia perduta e ritrovata, perché in un’imbottitura c’è spazio per tantissimi ricordi….

 


In cammino. Poesie migranti
di Michael Rosen, illustrato da Quentin Blake e tradotto da Roberto Piumini, ed. Mondadori

Tutti all’inizio sono da qualche parte. Tutti sono da qualche parte alla fine.

Un viaggio fra paure e interrogativi di chi scappa in una terra straniera, spesso diffidente e crudele mentre affiorano i ricordi di volti, profumi, sapori di un’infanzia mai dimenticata, della melodia che si produce tra lingue e culture diverse che si incontrano. A partire dagli 11 anni, una riflessione intima – seppur amara – sull’insensatezza della guerra.

 

Concludiamo con un ultimo testo Uno e sette di Gianni Rodari al quale FUNA collettivo danza verticale ha dato azione, movimento, danza per una performance (adattamento Martina Di Matteo, riprese Sabrina Cirillo, musiche Alfredo Pumilia) allestita presso il Teatro dei Piccoli di Napoli nell’ambito del progetto «HeartH- ecosystem of arts and theater» realizzato con la collaborazione, tra gli altri, de I Teatrini che è partner di Affido Culturale. Seguirà dallo stesso palcoscenico l’allestimento dal titolo “A passo di memoria” della compagnia Muricena Teatro (Monica Costigliola, Raffaele Parisi, Antonio Perna, Lucia Rocco). Gli artisti saranno in diretta dalle ore 14 sulla pagina facebook dell’Assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli nella maratona web per la Giornata della Memoria 2021.

Le librerie indipendenti MIO NONNO E’ MICHELANGELO e BIBI Libreria dei Ragazzi insieme a TEATRO DEI PICCOLI e I TEATRINI sono esercenti della grande famiglia di Affido Culturale Napoli. Continuando a seguire il nostro blog e i social è possibile tenersi informati sugli altri esercenti della rete o capire di più sulle opportunità di diventare una famiglia di Affido Culturale.

Per informazioni affidoculturale.napoli@gmail.com

 

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