AC: a Napoli è tempo di bilanci di fine anno
di Affido Culturale
Arriva la fine dell’anno ed è tempo di guardare il lavoro da aprile quando è iniziato il progetto Affido Culturale. Malgrado sia stato un periodo di totale incertezza, di riorganizzazione nel modo di lavorare, di interagire, ogni persona di AC ha sempre creduto nel progetto: ogni città ha tenuto costantemente accesa la fiamma della speranza di un futuro possibile, del desiderio di ritornare a vivere relazioni dal vivo.
A Napoli obiettivo raggiunto
A Napoli, proprio in questi duri giorni per la città, devastata in una delle sue parti più belle, arriva la felice notizia di aver raggiunto l’obiettivo prefissato di ben 30 realtà culturali partenopee che hanno deciso con grande entusiasmo di essere parte attiva oltre che fondamentale del progetto.
L’individuazione delle famiglie
“La parte più difficile e lenta, ad oggi, è il processo di individuazione, selezione e abbinamento delle famiglie: la paura del contagio è palpabile oltre che comprensibile – racconta la squadra napoletana di AC -, ma malgrado questo, con un lavoro costante e “goccia a goccia”, il numero di famiglie che hanno deciso di partecipare è andato crescendo nel corso dei mesi. A queste famiglie va la nostra sincera gratitudine per avere vinto qualche giustificata remora. Per noi queste famiglie sono state una iniezione di fiducia ed entusiamo!”.
La App
L’ultimo pezzo del progetto è la App che in questi mesi si è materializzata e che permetterà alle famiglie di fruire serenamente e liberamente delle tante opportunità di attività ludico-culturali proposte dagli esercenti convenzionati.
Un grazie ai nostri “compagni di avventura”
“Una parola di gratitudine a tutti i nostri “compagni di avventura” che a Bari, Modena e Roma, come noi e insieme a noi di Napoli, hanno affrontato questa sfida non facile – conclude il team partenopeo -. Stiamo sempre più imparando a conoscerci e a lavorare via web: forse con questa modalità ci siamo incontrati più spesso di quanto avremmo fatto “prima del Covid”! Ora guardiamo con speranza a quello che si apre!”.
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