LIM – lo strumento che aiuta la DaD

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Affido Culturale è un progetto nazionale selezionato da Con i Bambini per offrire esperienze culturali di qualità ai bambini e alle loro famiglie.

AC si avvale del supporto costante degli istituti scolastici del territorio sia rapportarsi con la propria utenza sia per avere uno specchio dei percorsi educativi e formativi attuali.

Secondo una ricerca condotta da Openpolis per Con i Bambini, nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, ha rilevato che la LIM (Lavagna Interattiva Multimediale) è uno strumento molto utile per la DaD e per stimolare nuovi approcci educativi.

Come è ormai risaputo, a causa della diffusione del Covid-19, la formazione scolastica avviene prevalentemente in modalità online. Quindi è indispensabile garantire a tutti gli studenti un’adeguata alfabetizzazione digitale.

Il tempo che verrà dedicato alla didattica a distanza si sta sempre di più prolungando ed occorre superare i divari sociali, territoriali e di genere per far sì che tutti abbiano le stesse possibilità di apprendimento.

Purtroppo siamo ancora ben lontani e, nell’ambito dell’UE, l’Italia è terzultima per competenze digitali dei più giovani.

Per far sviluppare tale processo, gli istituti scolastici devono essere dotati di strumenti tecnologici, tra cui la LIM.

Questa speciale lavagna consente di adottare un approccio diverso rispetto alla lezione frontale.

LIM nelle scuole italiane

La LIM è stata introdotta negli istituti scolastici nel 2006 ma solo in tempi più recenti il suo uso sta diventando sempre più fondamentale.

Uno dei motivi per cui non tutte le classi hanno in dotazione una LIM è la mancanza di una connessione internet o la scarsa volontà di alcuni docenti di imparare ad utilizzarla.

Non tutti sono propensi alle nuove tecnologie.

Per questo motivo il MIUR ha accreditato alcune aziende per organizzare corsi online per l’uso didattico della LIM.

Ma in questo momento storico così particolare, in cui è possibile insegnare e rapportarsi agli alunni tramite la DAD, pare che la LIM rappresenti uno strumento efficace.

 

Vantaggi della LIM

Ciò che differenzia una LIM da un video proiettore è la possibilità di utilizzarla tramite la modalità touchscreen.

Infatti, la LIM è anche interattiva ed è possibile usufruirne non solo tramite tastiera e mouse ma attraverso telecomandi, pennarelli, minischermi e le varie connessioni bluetooth o wireless.

Con la LIM il docente può proiettare dei testi ed evidenziarli oppure delle immagini di cui può modificare forma e posizione. È possibile svolgere esercizi interattivi e mostrare contenuti multimediali, collegandosi direttamente al web.

Si possono esporre e sintetizzare concetti complessi e utilizzare i colori che fungono da stimolo all’apprendimento. L’attenzione degli alunni può essere catturata soprattutto grazie all’interazione.

Il software predisposto per questa speciale lavagna consente di salvare ogni lezione, di poterla recuperare in qualsiasi momento, oltre che stamparla e condividerla.

LIM come strumento inclusivo

Secondo alcuni pedagoghi, la LIM rappresenta di per sé uno strumento inclusivo.

Attraverso la possibilità di riconoscimento e utilizzo di diversi codici facilita i processi di comunicazione, e la possibilità di condivisione facilita i processi di socializzazione.

Inoltre permette di valorizzare i diversi stili di apprendimento e le diverse competenze degli alunni, in particolare di coloro che hanno bisogni educativi speciali.

Infine, la LIM, grazie alla sua capacità di condivisione e di modifica dei contenuti, rende gli studenti parte attiva durante la lezione e ciò consente loro di apprendere più velocemente.

 

La LIM in Italia e la ricerca Openpolis

L’uso delle LIM è stato progressivamente integrato nella programmazione del MIUR.

Si pensi che tra il 2008 e il 2012, le LIM assegnate alle classi sono state 35.114.

A un decennio dall’inizio delle sperimentazioni, nell’anno scolastico 2014/15, il servizio statistico del MIUR aveva rilevato come il 41,9% delle aule e il 43,6% dei laboratori fosse dotato di LIM. Per le prime in particolare, una forte crescita rispetto al 2013, quando erano il 29,3% del totale.

Un dato comunque con ampie differenze regionali alla data di rilevazione.

Si va da oltre 8 aule su 10 in Sardegna a meno di una su 4 in Basilicata, Liguria e Piemonte.

Si consideri che la maggiore o minore diffusione dello strumento dipende anche dall’utilizzo dei fondi europei. Infatti soprattutto le regioni del mezzogiorno rientrano nell’obiettivo convergenza dell’Ue.

Rispetto al grado di istruzione, la diffusione di LIM prevale in particolare nel primo ciclo di istruzione.

Ad ottobre 2015, il 54,6% delle aule di scuola media e il 38,5% di quelle primarie aveva una LIM. Dato leggermente inferiore per le scuole superiori (37% in media).

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