Lavoro partecipativo per la scrittura del Patto di Comunità

“Viviamo in un’epoca in cui le sfide sociali ed educative richiedono collaborazione e azione condivisa. La scrittura del Patto di Comunità nasce per rispondere a questa necessità, unendo cittadini, istituzioni, famiglie e associazioni in un progetto comune che valorizza ogni voce e costruisce un futuro inclusivo”

Tre territori che raccolgono al loro interno una ricchezza di sguardi, bisogni, problematicità. Alto Sebino, Basso Sebino e Val Cavallina raccolgono un mosaico di esperienze, talenti e risorse: ecco perché il contributo di ciascun membro è fondamentale per definire strategie, obiettivi e azioni che rispecchino tutte le comunità.

Attraverso una serie di azioni, come la mappatura partecipativa e l’Open Space Technology, il nostro progetto vuole costruire un percorso che crei spazi di ascolto e condivisione, promuovendo un clima di collaborazione e crescita reciproca.

Il risultato verso cui tendiamo è la scrittura di un Patto di Comunità condiviso, che rappresenti un impegno concreto per il benessere collettivo. Un processo che porti anche alla costruzione di una rete forte e coesa, capace di affrontare le sfide dei territori e di coglierne le opportunità.

La consultazione pubblica avvenuta il 26 ottobre 2024 ha portato a esiti importanti, in questo senso, che stanno avendo ricadute nei tre territori. Ecco un riepilogo di quanto emerso:

Caratteristiche

• Relazionali: empatia, ascolto, dialogo, accoglienza.
• Collaborative: collaborazione, coordinazione, condivisione, disponibilità.
• Proattive: capacità di osare, intenzionalità educativa, attenzione, passione.

Alleati

• Istituzionali: amministrazione comunale, servizi sociali, scuole.
• Sociali: famiglie, cooperative, oratori, parrocchie.
• Comunitari: cittadini, reti di prossimità, aziende.

Strategie

• Rete: promuovere occasioni di incontro e la circolarità delle informazioni.
• Inclusione: creare spazi e occasioni per chi non partecipa, interrogandosi sulle loro esigenze.
• Empowerment: dare strumenti e non solo risposte, favorire l’autonomia dei cittadini.

Ruolo dell’Amministrazione Pubblica come garante della Comunità Educante: una funzione indispensabile per costruire un ambiente educativo sostenibile e partecipato, in cui ogni membro si sente parte integrante del processo

1. Promotore Attivo

• Facilitare Incontri: Organizzare e promuovere incontri tra i diversi attori della comunità per discutere e sviluppare iniziative comuni.
• Sponsorizzare Iniziative: Supportare finanziariamente e logisticamente progetti che emergono dal “Laboratorio di Comunità” e altre attività partecipative.

2. Garante di Inclusione

• Accesso Equo: Tutti i membri della comunità abbiano accesso alle risorse e alle opportunità offerte, prestando particolare attenzione a gruppi vulnerabili o meno rappresentati.
• Ascolto Attivo: Implementare meccanismi per raccogliere feedback dai cittadini, per capire meglio le loro esigenze e i loro sogni.

3. Mediatore di Risorse

• Creare una Banca Dati delle Risorse: Fornire un database accessibile che raccolga informazioni su tutte le risorse educative, culturali e sociali disponibili nella comunità.
• Collegare Attori Diverse: Fungere da tramite tra istituzioni, scuole, associazioni e cittadini per facilitare collaborazioni e sinergie.

4. Monitoraggio e Valutazione

• Valutare gli Impatti: Condurre regolarmente valutazioni delle iniziative avviate per monitorare il loro impatto sulla comunità.
• Restituire Feedback: Comunicare i risultati e i progressi ottenuti, coinvolgendo la comunità nel processo di riflessione e adattamento delle strategie.