Lavorare con gli adolescenti: i laboratori di teatro-educazione, comunicazione sociale, storytelling e video making

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Laboratori curati dall'Associazione Angelo Custode

Secondo anno consecutivo anche per le attività di “Attivazione e sensibilizzazione della Comunità Educante e Service Lerning” realizzate dall’Associazione “L’Angelo Custode” all’ interno dei due Istituti di Istruzione secondaria di secondo grado partner del progetto: l’Istituto “Di Marzio-Michetti” di Pescara e il Polo Liceale “Illuminati” di Atri. Pubblichiamo di seguito un l’articolo redatto dalla Dott.ssa Emanuela Di Battista, Coordinatrice dell’ Area Progettuale dell’Associazione, che ben inquadra il lavoro svolto nel corso del 2022 e le azioni previste per l’anno scolastico 2023/2024.

Lavorare con gli adolescenti: i laboratori di teatro-educazione, comunicazione sociale, storytelling e video making

Lavorare con gli adolescenti è la grande sfida raccolta dall’Associazione l’Angelo Custode che, da settembre 2022, ha mosso i primi passi all’interno di due Istituti di Istruzione secondaria di secondo grado, l’Istituto Di Marzio Michetti di Pescara e il Polo Liceale Illuminati di Atri.

I due Istituti e l’Associazione sono partner del progetto WE CARE, un’iniziativa a favore di bambini e adolescenti vittime di maltrattamento, volta alla loro protezione e cura, alla prevenzione e al contrasto di ogni forma di violenza.

Il progetto è stato selezionato dall’Impresa Sociale Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile (Bando Ricucire i Sogni) e vede coinvolti 17 soggetti nell’area di Teramo e Pescara.

Il progetto si articola di una pluralità di interventi clinici, educativi, sociali, di formazione, informazione e comunicazione. Quella in cui la nostra associazione è direttamente coinvolta è l’azione che ha come obiettivo la creazione della comunità educante, attraverso l’attivazione di strumenti di coordinamento sul territorio e di service learning promossi dalle scuole in collaborazione con gli enti del terzo settore.

A settembre 2022 abbiamo presentato il progetto agli studenti coinvolti, 50 in ogni istituto, avviando così un percorso che oggi si trova al secondo anno di attività. Durante questo primo anno, intenso e carico di emozioni, i ragazzi hanno esplorato la tematica, attraverso i canali di conoscenza propri della loro età, ed hanno iniziato ad acquisire i primi strumenti che li porterà alla realizzazione di un cortometraggio.

Li guideremo attraverso questo percorso grazie alla realizzazione di tre laboratori: il primo già erogato, è un laboratorio di teatro-educazione; il secondo, appena avviato, è un laboratorio di comunicazione sociale e concluderemo con il laboratorio di story-telling e video making prima della realizzazione vera e propria del prodotto finale.

I laboratori per noi rappresentano validi e potenti strumenti attraverso i quali riusciamo a trasmettere competenze, utilizzando una metodologia di partecipazione attiva, in cui i ragazzi coinvolti possano sentirsi parte pensante e costruttori di contenuti, scardinando così l’idea comune di contenitori vuoti, da colmare solo con le nostre idee preconfezionate.

Per utilizzare le parole di Luigina Mortari, senza questo confronto con l’esperienza, senza la partecipazione attiva al mondo, il prodotto dell’attività del pensare si riduce a parole che niente altro sono che gusci vuoti, e le idee che queste parole pretendono di esprimere si riducono a enunciati inerti.

Il cortometraggio invece sarà lo strumento che i ragazzi stessi utilizzeranno per raccontare, ad altri studenti di altri istituti e/o in altri eventi, che si andranno ad organizzare attraverso un tour della prevenzione, quello che hanno appreso e fatto in questi lunghi tre anni in cui hanno scelto giorno dopo giorno di essere i peer educator di oggi e gli adulti maggiormente consapevoli di domani.

L’importanza della costruzione di una comunità educante oggi è più urgente che mai, in questa società in cui le famiglie sono sempre più sole nel loro incedere incerti.

Ci chiediamo spesso se la strada che stiamo delineando oggi possa essere quella giusta; non lo sappiamo.

Quello che ci spinge ad andare avanti e che ci fa pensare di essere nella giusta direzione è la frase di un ragazzo di sedici anni, che, in occasione di un incontro tra istituti ha raccontato la sua esperienza nel progetto WE CARE, descrivendolo come “la sua grande occasione per poter contribuire a spezzare la catena della violenza nei confronti dei minori.”

Il dolore dei bambini non ci ha mai lasciati indifferenti, per quanto piccolo potesse sembrare; abbiamo visto le delusioni delle trepidazioni disattese, la tristezza a cui non sanno dare un nome, i loro occhi rassegnati di chi, ancora troppo piccolo, pensa di non essere degno di amore.

Invece di pensare a come rendere i bambini e le famiglie meno doloranti, abbiamo iniziato a camminarci accanto, alla ricerca di una bellezza ancora possibile.

Dott.ssa Emanuela Di Battista, Coordinatrice dell’ Area Progettuale dell’Associazione

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