Due donne, due guerre, un solo desiderio di pace: Valori in Circolo incontra due testimoni di conflitti lontani e vicini
di comunitasantegidioacap
Sabato 4 febbraio, grazie al progetto Valori in Circolo, cento adolescenti, provenienti da sei quartieri di Genova, si sono riuniti per ascoltare due testimonianze sulla guerra, raccontate da due donne di provenienze e storie diverse, accomunate da una storia di dolore segnata dai conflitti.
Anna, anziana novantenne, ha raccontato la guerra attraverso lo sguardo di lei bambina, raccontando gli episodi vissuti durante il conflitto che hanno segnato la sua infanzia: sfollata vicino Verona, vedeva passare i vagoni piombati da cui si sorgevano braccia che lasciavano cadere biglietti con richieste di aiuto. Lei non sapeva dove li stessero portando. Una volta cresciuta ha sentito l’orrore della Shoah e si è sentita in colpa perché non aveva raccolto quei biglietti. Anna ha poi raccontato dell’estrema povertà vissuta in guerra e di come, una volta trovatasi senza casa, abbia vissuto anche in una grotta.
Altra protagonista dell’evento è stata Oumama, universitaria di 19 anni, che dal Marocco si era trasferita in Ucraina per studiare. Un’esperienza che doveva arricchirla umanamente e prepararla al mondo di domani che si è, però, trasformata in una tragedia quando sono iniziati i bombardamenti. I ragazzi hanno ascoltato la voce di Oumama con attenzione; molti si sono commossi quando ha raccontato le notti passate dentro il rifugio, mentre fuori si sentiva solo l’eco delle bombe.
Per i ragazzi di Valori in Circolo, capire meglio l’orrore della guerra aiuta a superare l’indifferenza e il distacco emotivo. Le parole di Anna e di Oumama sono state un invito a lavorare con urgenza per costruire un mondo in pace, iniziando dai propri quartieri, spesso teatro di violenze e di odio, senza dimenticare le vittime di ogni guerra. Il progetto, coinvolgendo tanti ragazzi di tutta Italia, mostra, infatti, come tutti, nel loro piccolo, si possono impegnare nel concreto per un cambiamento duraturo. Perché combattere la dispersione scolastica e la povertà educativa con Valori in Circolo vuol dire vincere una guerra con le armi pacifiche dell’istruzione e imparare a spegnere i tanti conflitti del globo.
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