Summer School a Milano: l’amicizia che aiuta a crescere

Studio, laboratori e visite didattiche. È il programma della Summer School di Milano, organizzata nei mesi di giugno e luglio per restare accanto ai bambini più fragili anche durante l’estate. Ci si vede tutti i martedì e giovedì, di mattina, per fare i compiti e prepararsi al meglio al prossimo anno scolastico. Nel fine settimana, si continua ad imparare scoprendo Milano sempre accompagnati dagli “amici più grandi” della Scuola della Pace. Visite ai musei ed esperienze didattiche e sensoriali nei luoghi più significativi della città completano la proposta formativa della Summer School, pensata per rispondere al bisogno di scuola e socialità generato dalla pandemia.

 L’esperienza degli studenti volontari

 La Summer School ha accolto 50 bambini seguiti e aiutati grazie alla partecipazione e all’impegno degli studenti liceali conosciuti nel quadro del progetto Valori in Circolo promosso dalla Comunità di Sant’Egidio e selezionato da Con i Bambini nell’ambito del fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. Sostenere i bambini della Scuola della Pace ha dato modo agli studenti di misurarsi con una realtà diversa dalla loro e di crescere umanamente insieme ai bambini. Lo raccontano bene Giulia, Sara e Sofia, studentesse del Liceo Classico Carducci.

 Giulia

“Passando per le strade si vede quanto la zona di Corvetto abbia bisogno di una mano. I bimbi sono davvero indietro a livello scolastico, questo sicuramente è una conseguenza del Covid e di tutto quello che è successo lo scorso anno. Quella della Summer School è stata una bellissima esperienza i bambini ti danno tanto affetto. Sono sempre tutti belli gioiosi nonostante, magari, nelle loro vite ci sia molto di più. Non si abbattono, vengono sempre qui con il sorriso e si impegnano per cercare di fare il loro meglio. È una cosa che dovremmo imparare tutti quanti e sicuramente porterò questa esperienza nella mia vita e prenderò spunto da loro”

Sara

“Per me questo è stato il primo anno di Summer School e in generale di volontariato, pur avendo già avuto a che fare con i bambini. Mi sono affezionata tantissimo a Sandra, una bambina di origine araba ma che parla benissimo l’italiano. Sandra mi ha parlato tantissimo della sua cultura, quindi anche io, pur essendo grande, imparo tantissimo dai bambini”

Sofia

“Per me questa è stata la mia prima esperienza a contatto con i bambini. All’inizio ero un po’ scettica su come approcciarmi e relazionarmi con loro, perché sono molto timida. In realtà, il loro affetto fin da subito mi ha fatto sciogliere e mi sono trovata subito a mio agio. Mi hanno fatto sentire subito a casa, accolta. È stato uno scambio reciproco di affetto e anche di nozioni dal punto di vista emotivo. Se in un primo momento c’è imbarazzo, soprattutto nella parte dei laboratori perché dobbiamo metterci in gioco anche noi, il modo di vedere la vita che hanno i bambini – che è diverso dal nostro sia perché noi siamo più grandi sia perché con più possibilità – mi ha fatto capire tanto. Mi ha fatto realizzare quanto siamo fortunati e quanto questa esperienza sia utile a loro ma anche, e forse soprattutto a noi ragazzi, per renderci conto di quanto siamo fortunati. Mi ha colpito molto l’educazione di questi bambini, il loro rispetto per le regole, per noi grandi che siamo qui per loro e la loro dolcezza. Penso al momento della merenda con Mira, una bambina di 9 anni conosciuta qui alla Summer School, che per non sprecare la merenda l’ha finita tutta anche se non le piaceva. Un ragionamento che io, a 17 anni non faccio. È un percorso arricchente che mi ha dato tanto e non vedo l’ora di continuare.”