Una scuola per l’integrazione, oltre la DAD: La storia di Safin

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L’attuale emergenza sanitaria ha messo a dura prova il sistema scolastico italiano. Adattarsi ai nuovi ritimi imposti dalla didattica a distanza (DAD) è stato particolarmente complicato per chi, già prima della pandemia, viveva in condizioni di fragilità. È il caso di molte famiglie straniere della periferia di Novara, tra le quali è in aumento il rischio di abbandono scolastico.

La storia di Safin e l’incontro con la Scuola della Pace

Safin ha di 10 anni, è di origini tunisine e vive a Novara nel quartiere popolare di Sant’Andrea. Tutti i sabati, frequenta la Scuola della Pace, un doposcuola gratuito gestito da volontari della Comunità di Sant’Egidio. Safin ha iniziato ad andare alla Scuola della Pace quattro anni fa perchè aveva bisogno di aiuto con compiti. Con il tempo, però, il sabato è diventato un giorno speciale. La Scuola della Pace si è rivelata per Safin un luogo capace di fare la differenza. Uno spazio sicuro dove trovare amici più grandi a cui confidare paure e problemi.

Con il tempo, l’amicizia si è estesa anche al resto della famglia. La mamma di Safin ha raccontato ai volontari le difficoltà emerse con la pandemia, soprattutto quelle legate alla DAD. Come lei, molti sono i genitori che fanno fatica a seguire i figli nello svolgimento dei compiti. Allo stesso modo, è difficile per loro riuscire a mantenere i contatti con le scuole perché parlano poco italiano o perchè mancano i mezzi necessari. Spesso poi alle difficoltà linguistiche si aggiunge una situazione economica precaria che impedisce l’acquisto del materiale scolastico e dei device necessari alle lezioni on-line. Di conseguenza, molti bambini rischiano di rimanere indietro e, nei casi più critici, di perdere l’anno scolastico. Per Safin sarebbe potuto essere così. Alla Scuola della Pace, però, ha trovato dei “maestri in più” pronti a sostenerlo nello studio e ad offrire un’alternativa all’isolamento della pandemia. 

La solidarietà che vince la dispersione scolastica

La storia di Safin è simile a quella di tanti bambini che frequentano la Scuola della Pace di Sant’Andrea. Soprattuto, è la prova che la lotta alla dispersione scolastica passa per una presenza attiva nel territorio. Una rete solidale locale vicina alle famiglie è una risorsa preziosa capace di integrare gli sforzi della comunità educante e ridurre il rischio di abbandono scolastico. Gli studenti sono parte integrante di questa rete, della quale sono insieme promotori e beneficiari.

Per questo motivo, le Scuole della Pace sono state incluse nella proposta formativa di Valori in Circolo, progetto promosso dalla Comunità di Sant’Egidio e selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. Incontrare bambini con un vissuto simile a quello di Safin, consente agli studenti di sviluppare empatia verso chi ha più bisogno e acquisire fiducia nella loro capacità di fare la differenza. Ancora, il desiderio di imparare dei bambini aiutati sprona i giovani a riscoprire la passione per i propri studi, motivandoli ad un maggiore impegno personale. I questo modo, la povertà educativa si combatte anche tra i ragazzi delle scuole secondarie. Un circolo virtuoso, quindi, che unisce scuola e volontariato, giovani e bambini e che promuove quell’apertura verso l’altro necessaria per una società pià inclusiva. 

Scuola della Pace - Novara
Summer School – Novara

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