Uno dei punti di forza di Vagabondi Efficaci? La co-progettazione!
di vagabondiefficaci
La forza di Vagabondi Efficaci è l’approccio di co-progettazione portato avanti dalla rete dei partner. Alla base della realizzazione delle attività di progetto c’è l’idea che un cambiamento strutturale debba passare per un processo partecipativo, che promuova e consolidi il dialogo tra “centro” e “periferie”, in una continua ed inedita contaminazione.
La co-progettazione scolastica
Ogni incontro a scuola pensato, progettato e realizzato è frutto di percorsi di co-progettazione che hanno coinvolto fin dall’inizio tutti gli attori: gli Enti di Rilevanza Regionale, le Associazioni Culturali Locali e gli Istituti Scolastici. La “formazione Formatori” ha dato il via a questo processo con due incontri a cui hanno partecipato i referenti e formatori degli Enti di Rilevanza Regionale: Fondazione Palazzo Strozzi, Istituto Sangalli per la storia e le culture religiose, Associazione Teatrale Pistoiese, Forium e Fondazione per le arti contemporanee “Centro Pecci”. Questi incontri hanno individuato i temi dei laboratori scolastici creando così le basi per la realizzazione degli interventi nelle scuole dell’a.s. 18-19 e 19-20.
Un vero e proprio “kit del formatore” è stato poi redatto da Lorenzo Cipriani e Rodolfo Sacchettini, grazie ai tre incontri itineranti – svoltisi tra Siena, Pisa e Pistoia – che hanno riunito i formatori delle associazioni locali e gli insegnanti delle scuole partner. Il kit è stato poi rielaborato nelle successive fasi di co-progettazione per adattarlo agli anni successivi.
Da tutte queste attività sono stati individuati tre motori emotivi per la costruzione dei laboratori: la paura e l’immaginazione per il primo anno e la rappresentazione del “viaggio” per il secondo.
Le ragazze e i ragazzi che hanno partecipato alle attività didattiche sono passati perciò, dall’identificazione delle proprie paure, all’uso dell’immaginazione come strumento per affrontarle e superarle e arrivare, infine, al tema del “viaggio” alla scoperta di sé stessi.
Il file-rouge che ha caratterizzato la co-progettazione è stato l’intervista allo scrittore Daniel Pennac.
La co-progettazione delle attività territoriali
Lo stesso approccio partecipativo e di condivisione viene adottato per tutte le attività di progetto. La co-progettazione e dialogo tra i “multi-attori” resta la chiave per individuare i bisogni specifici delle rispettive comunità e insieme provare a dare una risposta comune.
Lo spirito di condivisione e partecipazione ha agevolato il formarsi di numerosi tavoli nei quali i partner di progetto hanno potuto elaborare delle soluzioni concrete per rispondere ai fenomeni di povertà educativa.
La rete dei partner è stata infatti costituita proprio per rappresentare le diverse aree della Toscana e per contribuire ad aprire il dialogo tra i vari attori che animano le rispettive comunità educanti. Ecco che gli insegnanti, i rappresentanti politici locali e le realtà associative, partecipano a un percorso comune dove ognuno è chiamato a fare la propria parte.
Qui il link all’intervista di Daniel Pennac: https://www.youtube.com/watch?v=e_tOoQIwLMc
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