Un percorso di vera integrazione

30 ore e 22 partecipanti sono i numeri molto significativi del laboratorio di sartoria per mamme arabe che si è svolto a Villa Ronco di Sampierdarena per alcuni mesi, organizzato dalla cooperativa Fe y Alegria Genova, con la presidente Mercy Mera e la docente Ketty Zamora, che ha messo a disposizione vario materiale, compreso una macchina da cucire Singer, con il coordinamento di Chiara Longo, responsabile del progetto “ Genova- Un Ponte verso il futuro.”

Fondamentale è stato il contributo della mediatrice culturale Hindi Hallami che ha supportato la stessa Chiara Longo e Denise Bonomo anche per l’analogo  laboratorio di italiano.

La mattinata  è stata davvero informale con  le partecipanti al corso hanno manifestato con simpatia e liberamente liberamente le loro impressioni, tutte positive se non addirittura entusiastiche.

“Sono donne arrivate in Italia da circa un anno con le loro famiglie e il percorso di integrazione è appena iniziato. Si sono letteralmente messe in gioco. Per loro è stato uno stimolo per uscire di casa ed approcciarsi seppur minimamente al mondo del lavoro imparando magari un mestiere per il futuro- dice Chiara Longo– con l’obbiettivo di essere anche un po’ più autonome”.

Dopo la consegna degli attestati di partecipazione, anche per il laboratorio di italiano, con le foto di rito e volti tutti sorridenti, c’è stato un momento conviviale durante il quale le mamme arabe hanno apprezzato il polpettone preparato dal cuoco di Villa Ronco.

“E’ un progetto, come il laboratorio di italiano, che mi auguro riprenda a settembre- ottobre, considerando anche cosa è emerso oggi, dopo aver chiesto come si sono trovate dopo un anno con noi– sottolinea Chiara Longo– i riscontri sono stati estremamente positivi”.