POVERTA’ EDUCATIVE. CASTELLI ROMANI, IL 1° MARZO LA SOTTOSCRIZIONE DEL PATTO DI TERRITORIO
di Centro Servizi per il Volontariato (Cesv)
Si terrà domani, 1° Marzo, in occasione della Giornata internazionale contro la discriminazione, una iniziativa dedicata alla condivisione e alla sottoscrizione del Patto per il contrasto alle povertà educative dei Castelli Romani. Per partecipare è necessario iscriversi a questo link: https://forms.gle/sBdsaF7nQFtkdPu57
Per ragioni di sicurezza sanitaria la partecipazione sarà consentita alle prime 50 persone iscritte, ma l’evento sarà trasmesso in diretta Facebook sulla pagina del Progetto Tutti a Scuola: https://www.facebook.com/Progetto.Tuttiascuola
Proponiamo qui l’articolo di approfondimento pubblicato su Reti Solidali, la testata online di CSV Lazio.
Elaborato nel solco delle attività del Progetto Tutti a Scuola – progetto selezionato dall’impresa Sociale Con i Bambini a valere sul Fondo per il contrasto della povertà educativa, Bando adolescenza nel 2018 –, Il Patto è il frutto di un lungo percorso partecipato, voluto e accompagnato da quattro Assessore a Scuola e Sociale dei Comuni di Albano Laziale, Genzano di Roma e Velletri: Alessandra Zeppieri, Giulia Ciafrei, Francesca Piccarreta e Giulia Briziarelli e reso possibile dalla partecipazione dell’intera comunità educante e delle nuove generazioni del territorio dei Castelli Romani.
L’appuntamento del 1° Marzo – alle 16.30, presso la Sala delle Armi di Palazzo Sforza Cesarini di Genzano di Roma – è così punto di arrivo di una strada percorsa insieme, ma, allo stesso tempo, punto di avvio per un diverso modo di affrontare il tema delle povertà educative a livello di territorio
L’impronta al femminile che questo Patto porta con sé ne ha deciso il connotato collaborativo, tra le amministrazioni e con il territorio. Non è scontato che Comuni diversi si avventurino insieme in un processo partecipativo così importante. La volontà delle quattro Assessore e la loro capacità di superare i confini della propria giurisdizione territoriale e di mettersi in gioco per i Castelli Romani testimoniano la volontà di guardare alla qualità della vita del territorio, anteponendola a obiettivi di consenso più facili e ristretti.
Ci sembra di poter dire che questa disponibilità, sicuramente da riferire anche ai Sindaci e alle intere amministrazioni locali coinvolte, testimoni più ampiamente la possibilità che la politica possa dare vita a policy di lungo periodo e che sia aperta a stabilire un rapporto diverso con il Terzo Settore e le risorse del territorio.
Il tema del contrasto alla povertà educativa, quando interpretato con grande serietà, offre l’opportunità di ripensare la governance territoriale e l’occasione di ricercare l’innovazione su più fronti. Mettere al centro uno sguardo innovativo sul rapporto tra le generazioni, in questo caso, ha spinto verso la ricerca dell’innovazione sul piano politico, amministrativo e dei contenuti.
La sperimentazione alla quale il Patto sta dando vita si avvale dei processi attivati dal progetto Tutti a Scuola sul territorio a partire dal gennaio del 2019. Il progetto ha proposto da subito una visione di sistema, legata all’innovazione delle policy, verso lo sviluppo di sistemi partecipativi e collaborativi su base territoriale e centrata sulla capacità di ogni attore della Comunità Educante di rimettere in discussione il proprio ruolo.
Il lungo accompagnamento effettuato con la formazione, anche in collaborazione con l’Università di Cassino e del Lazio Meridionale, ha inteso offrire occasioni di riflessione e di approfondimento centrate non solo sulla proposta di contenuti, ma sull’offerta di contributi di riflessione e paradigmi non sempre consonanti.
La risposta del territorio è stata importante e ha visto una grande mobilitazione delle più importanti realtà, come il Sistema delle Biblioteche e l’Ente Parco dei Castelli Romani, ma soprattutto del Terzo Settore. I partner del Progetto Tutti a Scuola – l’APS Vedere Altrimenti, Il coordinamento Insieme nella diversità con il C.I.C.A.R. e l’APS Demetra, l’APS Percorsi, l’ANDOS di Albano e la cooperativa sociale Raggi di Sole di Lariano, il Liceo G. Vailati, l’IISS S. Pertini, il CPIA 7 e la ASL Roma 6,- hanno dato un contributo attivo nel coinvolgimento di tanti altri enti e delle stesse amministrazioni comunali, che si sono legati ai percorsi e hanno consentito prima la scrittura partecipata del Manifesto contro le povertà educative, che pone gli 11 Diritti fondamentali degli adolescenti e in generale delle nuove generazioni, e poi del Patto che lo integra.
Le attività di Tutti a scuola sul territorio dei Castelli Romani hanno fatto da premessa alla costruzione condivisa di un impegno permanente del territorio, che, con il Patto, prende su di sé la titolarità del contrasto partecipato alla povertà educativa.
Il Patto – che comprende al suo interno il Manifesto dei Castelli Romani contro la povertà educativa, documento nato da un percorso partecipato di scrittura ad ampia partecipazione – si pone così come ambito di confronto, di condivisione e di elaborazione di strategie per il contrasto alla povertà educativa, con tutte le realtà afferenti. E istituisce tre strumenti – una cabina di regia, un tavolo permanente intercomunale, uno spazio dedicato alla comunicazione che sarà a tutti gli effetti una banca dati di buone pratiche a disposizione di tutte le realtà dei Castelli – per dare le gambe ai processi di cambiamento sul territorio rispetto al tema povertà educative.
GLI OBIETTIVI che si intende perseguire insieme attraverso la condivisione e la sottoscrizione del Patto pongono il confronto, l’aggregazione, il protagonismo e l’autodeterminazione delle nuove generazioni al centro. Creazione di spazi condivisi, quindi, stimolanti, capaci di aggregare e valorizzare competenze, apertura alle risorse europee. Ma anche costruzione di una cornice di riferimento per i Comuni firmatari affinché tutti i Patti educativi di Comunità possano usufruire di linee guida e buone prassi, implementazione della relazione collaborativa tra le risorse territoriali, co programmazione e co progettazione, scambio e replica di buone prassi. E, oltre ad un focus sui sistemi di rilevazione dei fenomeni di dispersione, i servizi a supporto dei ragazzi e delle loro famiglie, una maggior fluidità e accessibilità della comunicazione territoriale, l’apertura delle scuole al territorio, obiettivo questo che, se vogliamo, chiude un po’ il cerchio rispetto agli obiettivi di lungo periodo che il progetto Tutti a scuola vedeva davanti a sé ai suoi inizi. Apertura delle scuole al territorio che non è solo apertura fisica, disponibilità di spazi ove svolgere attività sporadiche, ma quel salto mentale per cui ci si agisce come centro culturale per i giovani sul territorio.
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