Formazione per i docenti: parliamo di disturbi d’ansia e depressivi

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È online il secondo modulo della FAD (Formazione a Distanza) per i docenti coinvolti in Totem. Questo secondo modulo è intitolato “I principali disturbi psicopatologici a scuola con particolare riferimento ai disturbi d’ansia e ai disturbi depressivi”. Un argomento tanto più importante viste le possibili conseguenze ed effetti dei mesi di lockdown vissuti, dello stato di incertezza dovuto alla pandemia e alla quotidianità mutata dalla convivenza con il Covid-19.

Marcella Oddi, docente del corso, spiega come il corso riguarda “i principali disturbi psicopatologici non certificati, che in questo momento sono spesso frequenti all’interno delle scuole, disturbi depressivi e disturbi d’ansia che possono colpire sia i bambini sia gli adolescenti”.

Il corso mira a dare strumenti agli insegnanti per riconoscere e discernere fenomeni ormai con un impatto significativo, e a fornire consigli su come intervenire. Perché se è fondamentale non patologizzare qualsiasi difficoltà di bambini e ragazzi, è altrettanto importante individuare invece quanto più precocemente possibile i sintomi di possibili patologie che richiedono un diverso approccio da parte anche degli insegnanti.

Al centro del corso di formazione anche le modalità di approccio da adottare nei confronti degli alunni, ma soprattutto delle famiglie. Cosa vuol dire accogliere questo tipo di problematiche in ambiente scolastico, mettendo in atto un’osservazione sistematica della classe, costruendo delle schede di osservazione del comportamento e costruendo delle azioni educative volte all’alfabetizzazione emotiva.

Il corso si trova all’interno del drive che ripropone in forma digitale la Smart Room allestita presso l’IC di Piazza Filattiera che si può raggiungere a questo link. Un patrimonio che rimarrà a disposizione di docenti e formatori anche dopo la fine del progetto, rappresentando così una risorsa per affrontare problemi così importanti.

Il primo modulo di formazione a distanza era stato dedicato alla redazione della PEI su base dell’ICF, ovvero alla redazione del Piano educativo individualizzato che ora andrà redatto sulla base della Classificazione internazionale del funzionamento, della disabilità e della salute, il cui acronimo è appunto ICF. Il terzo sarà invece dedicato ai “Disturbi dello spettro autistico ad alto funzionamento: aspetti emotivi e modalità di apprendere”.

I moduli di formazione sono costituiti da 10 ore ciascuno, una parte delle quali riservate a una restituzione collettiva. La valutazione è invece affidata a un test di autovalutazione relativo a ogni lezione. Gli argomenti sono stati concordati con i docenti coinvolti, così da mettere in atto un’azione davvero utile ai destinatari, fornendo un rafforzamento delle conoscenze importante per il lavoro quotidiano in aula.

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