Viaggio intorno al mondo: l’Asia

di

“Si può raggiungere lo Sri Lanka a piedi?”
Partendo dall’Italia, attraverso l’osservazione e l’illustrazione del mappamondo, abbiamo indotto i nostri bambini a pensare in che modo è possibile raggiungere luoghi vicini e lontani. Il nostro viaggio intorno al mondo continua verso una destinazione fantastica alla volta dell’Asia!

La prima cosa fondamentale da imparare giunti a destinazione è sicuramente il “saluto” tipico del posto per fare immediatamente nuove amicizie.
Ecco alcuni dei “saluti” tradizionali che i nostri bambini hanno imparato con entusiasmo:

 

Hello – inglese

හෙලෝ – singalese

नमस्ते – hindi

ہیلو – urdu

你好 (nǐ hǎo) – cinese

In alcune zone del mondo il saluto verbale è quasi sempre accompagnato da quello gestuale. Pensate quanti modi abbiamo noi, a secondo delle situazioni, nella nostra cultura per salutare un nostro amico? Stringiamo la mano in occasioni formali, pieghiamo il capo in avanti in quelle più informali, oppure semplicemente muoviamo la mano animatamente o con discrezione a secondo dei casi. In alcuni paesi dell’Asia il saluto è spesso accompagnato da un’inchino, in cui le mani in alcune culture, come quella indiana o hindi, sono giunte all’altezza del petto in altre invece, come quella cinese o giapponese, son tenute lunghe e strette vicino al corpo.

Nella cultura giapponese, anticamente l’inchino veniva usato esclusivamente quando si incontrava una persona di status sociale più elevato in segno di rispetto e fedeltà. Oggi, mantiene il significato originale ma viene spesso utilizzato semplicemente per salutare e ringraziare.

Nella cultura indiana il saluto è lo stesso per tutti, senza differenza di registro formale o informale. Il saluto più comune è senza dubbio “Namaste”, sommariamente tradotto significa “mi inchino a te”, in un certo senso simile al nostro “Ciao”, discendente dal dialetto veneziano “s’ciavo” ovvero “schiavo”, retaggio di un rispetto profondo che si rinnova ad ogni incontro mettendosi simbolicamente a disposizione dell’altro come un servo. Non ci sono saluti che stabiliscono una gerarchia ma esistono canoni, come il gesto o la tempistica, per esprimere maggiore rispetto all’interlocutore. Comunemente “Namaste” si pronuncia incrociando le mani, come in segno di preghiera, all’altezza del cuore, ma in alcuni casi la giuntura delle mani avviene all’altezza della fronte o sopra la testa. In occasioni di profondo rispetto si può arrivare alla prostrazione totale in cui testa, petto, mani e piedi toccano terra.

Attività

Come prima attività i bambini hanno disegnato la propria mano con la scritta “Hallo” al suo interno, e realizzato un cartellone con i diversi saluti studiati.

L’argomento di inglese proposto dai nostri operatori, invece, è stato “Opposites”, trattato con la presentazione di immagini di opposti: animali, oggetti ed elementi naturali e architettonici. Il tema degli opposti Big-Small è stato trattato prendendo come esempio l’India e lo Sri Lanka evidenziandone le diverse dimensioni. Per l’attività manuale si è preso spunto dallo zodiaco cinese: il 2020 è l’anno del topo (small) contrapposto all’animale più importante dello zodiaco, il drago (big). L’attività motoria è stata l’occasione ideale per sfrenarsi alle note della canzone “Make a circle”.

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