Essere genitori è un mestiere difficile, meglio essere in buona compagnia!
di thub06
Nelle azioni previste all’interno di Thub06 una in particolare contribuisce a fornire una base solida per favorire il contrasto alle povertà educative: il sostegno alla genitorialità attraverso un calendario di incontri con esperti. Un primo ciclo di 25 incontri si è svolto nell’autunno, con l’arrivo della primavera è partito il secondo ciclo. Indubbiamente essere genitori rientra nella categoria dei “lavori a rischio”. I rischi a ben vedere sono molteplici e rientrano tutti nella sfera emotiva: senso di inadeguatezza, solitudine, fragilità che accomuna padri e madri, difficoltà nella gestione dei bimbi dalle dinamiche più comuni come nanna, capricci e alimentazione a quelle più complesse come il rapporto con il mondo digitale.
I genitori che frequentano gli snodi torinesi portano storie di famiglie complicate: le difficoltà con la prole numerosa, l’approccio a scuola a volte burrascoso, la mancanza di tempo e spazio per sé, la mancanza di una rete parentale perché magari nonni e zie abitano in altri paesi come il Marocco o la Tunisia dove si torna solo una volta all’anno. Scoprire che la solitudine e le paure sono comuni a famiglie italiane e straniere ha creato un terreno fertile per favorire la nascita di legami preziosi, racconti, strategie, scambi e contatti che in fondo rappresentano il cuore di Thub06.
La rete di relazioni creata tra educatori, genitori e bimbi ha reso possibile co-progettare un calendario fitto di incontri con esperti del settore della prima infanzia attraverso una proposta mirata a creare momenti di scambio utili e concreti che permettessero alle famiglie di non sentirsi in difetto o giudicate. Sedersi insieme ad altri genitori nel confronto con psicoterapeuti, psicologi, nutrizionisti, etc non sempre rende immediato il dialogo ma l’informalità degli snodi ha reso possibile rompere le diffidenze. Le domande sono state tante: come faccio quando mio figlio non mi ascolta? Quando dico un no alla mia bimba lei mi respinge e fa i capricci, cosa devo fare? Il mio bimbo non sta mai fermo ed è sempre agitato, cosa posso fare? Si calma solo davanti alla tv.
Fortunatamente portare queste e altre domande ha azzerato differenze linguistiche e senso di inadeguatezza dando spazio a comprensione e fiducia verso le figure professionali che Thub06 ha messo in campo. In alcuni snodi gli incontri erano rivolti solo ai genitori, in altri casi la presenza dei bimbi ha offerto la possibilità agli esperti di provare a dare risposte concrete ai capricci che si sono manifestati.
Il sostegno alla genitorialià promosso attraverso il dialogo e l’ascolto ha stimolato le famiglie ad aprirsi e ad attivarsi confermando ancora una volta che per crescere un bambino ci vuole davvero un villaggio.
Il secondo ciclo di incontri è partito il 2 maggio e proseguirà sino a metà giugno, le famiglie avranno l’occasione per confrontarsi con pediatri, psicoterapeuti, psicomotricisti, operatori sanitari.
Guarda la locandina e segui il calendario degli appuntamenti del progetto!
Calendario online: http://www.coopliberitutti.it/events/
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