Fondare comunità a partire dai più piccoli: il seminario di Thub06
di thub06
Restituire il lavoro di tre anni insieme è estremamente complesso, sintetizzare in poche battute tutte le emozioni condivise, le sfide affrontate e la gioia di aver costruito una squadra può sembrare una prospettiva parziale. Tuttavia, anche un webinar, se immaginato nel giusto spirito di condivisione, può trasformarsi in un momento importante di definizione per le comunità di pratiche. Lo scorso 21 maggio, la cooperativa sociale Liberitutti e i partner di Thub06 hanno organizzato un momento di riflessione a più voci per raccontare il progetto, ma anche per gettare le fondamenta di un’azione di coordinamento tra alcuni degli attori che si occupano di servizi in fascia 0-6 anni.
Progettare connessioni per grandi e piccini, nella prima parte della mattinata, ha raccolto le suggestioni provenienti dagli enti che hanno sostenuto la sperimentazione avviata dal progetto, con le introduzioni dei lavori da parte di Anna Claudia Pollina, Attività istituzionali per Con i Bambini, grazie al cui Fondo per il Contrasto alla povertà educativa minorile Thub06 è stato reso possibile, e Claudia Mandrile, Missione Educare per crescere insieme per la Fondazione Compagnia di San Paolo.
È importante sottolineare, infatti, quanto la progettualità messa in campo per cercare l’innovazione promossa dai committenti abbia permesso di coinvolgere le energie di attori che prima non si occupavano di servizi dedicati ai bimbi 0-6 anni e che ora desiderano proseguire questo percorso. La necessità è di continuare nel lavoro di co-progettazione e di ibridazione dei contesti riferibili ai servizi educativi (le Case del Quartiere ad esempio) da un lato e, dall’altro affondare in una pratica che riesca a plasmare nuove competenze per gli operatori, tenendo insieme educazione formale e informale.
A seguire, gli interventi dei partner hanno sottolineato i punti chiave del progetto, in termini di contesti e comunità coinvolte (Maurizio Vico, Casa nel Parco, Fondazione Mirafiori), di cura della dimensione genitoriale anche con riferimento al reinserimento lavorativo (Sofia Borri, Piano C), di nuove figure professionali in campo educativo (Paolo Bianchini e Francesco Pongiluppi, Dipartimento di Filosofia e Scienze dell’Educazione Università degli Studi di Torino). A questi contributi si sono alternati momenti di racconto dei risultati raggiunti e delle conclusioni possibili a partire dall’analisi dei dati e del processo di valutazione, grazie alla partecipazione di Barbara Borlini, CDIE Centro di Iniziativa Europea, e Paola Versino e Martino Grande, IRES Piemonte.
I contenuti sviluppati in questa sessione saranno consultabili in un e-book di prossima uscita, che includerà approfondimenti sul progetto, saggi scientifici, infografiche e tavole illustrative a completamento della riflessione corale di cui è stato oggetto il webinar.
La seconda parte della mattinata, invece, ha visto la co-progettazione di un’attività laboratoriale riservata agli addetti ai lavori con La Coccinella scs (Silvana Buono, Alessia Franch, Francesca Gennai, Ilaria Mochen, Sara Nicolini, Chiara Traniello), che ha guidato i partecipanti in tre tavoli di confronto collettivo sui temi emersi dall’analisi delle pratiche all’interno del partenariato nei tre anni di esperienza.
Tavolo 1: L’integrazione tra servizi educativi e spazi non formali
Tavolo 2: Le nuove competenze degli educatori in contesti ibridi
Tavolo 3: Ponte relazionale: il ruolo dell’educatore nella relazione con bambini e famiglie
Ne sono emersi altri focus cruciali alla definizione di nuove prospettive per i servizi 0-6, come l’integrazione delle professionalità, l’integrazione di genere, la flessibilità e la reciprocità nella gestione del progetto, l’apertura al territorio, la capacità di includere nella pratica educativa l’imprevedibilità degli esiti, la costruzione di un ambiente in cui far esprimere insieme le singole individualità, le relazioni e il dialogo intergenerazionale.
Le conclusioni a cura di Flaviano Zandonai, open innovation manager, infine, hanno ripreso questi spunti inserendoli nella cornice più ampia delle politiche per l’innovazione sociale e culturale, sottolineando una serie di soluzioni maturate all’interno del progetto che possono essere considerate vere e proprie sperimentazioni sul campo di futuri modelli educativi in contesti non formali. Per una rete di comunità autentica, perché costruita a partire dai bisogni dei più piccoli.
È possibile recuperare la diretta del seminario di Thub06 cliccando qui.
Un ringraziamento a tutte e tutti coloro che hanno direttamente e indirettamente partecipato ai lavori del 21 maggio, a chi nel tempo ha sostenuto il progetto, a chi lo ha realizzato e a tutti i volti meravigliosi incontrati in questi 3 anni.
Liberitutti scs
Via Lulli 8/7, Torino 10148
tel. 011 19741757
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