Un adorabile pasticcione di nome Baraa

Baraa a marzo compie 2 anni, è un bimbo allegro, autonomo, vivace e molto pimpante che frequenta la Ludoteca intorno al Cortile della Casa del Quartiere di San Salvario. Sara, coordinatrice delle azioni di Thub06 dentro la Casa, ci racconta di questo bimbo e del suo mondo.

Baraa vive con la mamma e il papà e non frequenta ancora l’asilo, la famiglia è di origine egiziana, il papà vive in Italia da 6 anni e fa il pizzaiolo, la mamma, invece, è arrivata solo nel 2017.

Per un anno è rimasta a casa in dolce attesa di Baraa senza avere l’occasione di imparare la lingua, di conoscere la città e stringere nuove amicizie.  Nell’estate del 2019 la famiglia ha deciso di andare in vacanza in Egitto per ritrovare la famiglia che non vedeva da tanto tempo.   Qui si scontrano con un fatto nuovo, che riguarda il difficile compito di educare i propri figli, cercando di tenere insieme la propria cultura di origine con quella del paese in cui vivono oggi: in Egitto il bambino può fare quello che vuole e le regole non esistono. E’ lasciato libero di sperimentare e tutta la famiglia allargata se ne prende cura ma “a distanza”.

Tornati in Italia, la madre Alaa, che ha 24 anni, viene a conoscenza, grazie al passaparola di altre donne del maghreb, della scuola di Italiano che il lunedì e il mercoledì dalle 9 alle 12 ha luogo alla Casa del Quartiere di San Salvario, in parallelo allo spazio gioco realizzato grazie a Thub06.

Mentre Alaa frequenta il corso di italiano può tenere con sé Baraa, che gioca felice allo spazio gioco e sa dove trovare la sua mamma ogni volta che ne sente il bisogno. Ludoteca e classe di italiano sono in due spazi aperti e che si guardano: in questo modo, mentre lei studia l’italiano insieme ad altre 15 donne, Baraa conosce e gioca con altri bambini. E, alla fine della lezione, Alaa si ferma a giocare con Baraa e a sperimentare le nuove parole acquisite parlando  con le altre mamme:  Alaa, che in Egitto ha studiato all’Università e vorrebbe lavorare, da quando è qui si sente un po’ fuori dal mondo e, complice la timidezza e la poca conoscenza della lingua italiana, non riesce a comunicare con gli altri genitori, ma il lunedì e il mercoledì mattina qualcosa sta cambiando, perché “ mi sento in un luogo protetto e accogliente”

Anche Baraa inizialmente aveva paura di comunicare con gli altri bimbi, ma poi con il tempo ha iniziato a prendere confidenza: risate, giochi, capriole tutti insieme lo hanno reso molto curioso di conoscere gli altri.

A volte, però, è difficile far capire a Baraa che deve rimettere in ordine, e che ci sono piccole regole da rispettare:“Baraa è vivace e bisogna stargli dietro”, dice la mamma!

Alaa e Baraa alla ludoteca Intorno al cortile sono accolti da Saleha, mamma di due bambini e operatrice dello spazio gioco, che si occupa di allestire angoli morbidi, inventare sempre nuovi stimoli per bimbi e genitori, offrire ascolto e accoglienza.  Alaa dice: “Mi piace Saleha, è brava e Baraa quando la incontra l’abbraccia sempre! … Baraa è felice alla Ludoteca perché si diverte mentre a casa è da solo e a lui non piace starci. Ogni sera piange perché mi chiede di uscire… si annoia a stare tutto il giorno con me!”.

La Ludoteca Intorno Al cortile è un’ottima occasione per insegnare a Baraa a rispettare piccole routine, fargli capire che i giochi sono di tutti e si condividono, che è bello stare in compagnia e che non deve avere paura degli altri bambini, anzi, deve fare di questa paura una forza!

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