Lavori in corso: First step Method alla scuola di Via Braccini

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Anche alla scuola dell’infanzia comunale di Via Braccini 75, continua la sperimentazione del First Step Method di Thub06. In questi primi mesi una squadra ricca di professionalità differenti ha lavorato insieme iniziando a conoscersi meglio e a dare forma all’intervento educativo che coinvolge tre sezioni.

Maestre ed educatrici hanno messo in rete le loro competenze partendo, come previsto da FSM, dall’osservazione dei bimbi nella loro quotidianità scolastica: in sezione, in cortile, durante il pranzo e nei momenti di attività e gioco. In questa prima fase di progetto la massima attenzione è stata data all’osservazione dei bambini coinvolti perché da questo aspetto viene impostato tutto il percorso, cercando di strutturare attività che si adattino ai diretti interessati sostenendoli nel corso dell’intero anno scolastico.

Attraverso il FSM lo staff sta calibrando il progetto educativo su ogni singolo bambino che non viene considerato nella sua singolarità ma nella complessità delle sue relazioni con la sezione. Per instaurare un rapporto di fiducia questi mesi sono stati dedicati a una serie di attività che hanno dato modo alle educatrici di stare maggiormente a contatto con il gruppo classe soprattutto all’inizio della giornata dove avviene il distacco dal genitore e si entra nel “cerchio” di un’altra comunità, quella scolastica, dove la mediazione attraverso il gioco ha permesso una maggiore interazione con i pari per permettere un passaggio più sereno.

In questa fase di conoscenza reciproca si è alla ricerca di un “alfabeto corporeo” che permetta di andare oltre la comunicazione verbale, superando le difficoltà di linguaggio, al fine di ridurre la frustrazione e il conseguente malessere che ne deriva.
Lavorare attraverso il corpo ha come obiettivo primario una maggiore conoscenza di sé, dei propri confini, dove inizia il bambino e dove inizia la figura educativa che gli sta accanto. Attraverso proposte che prevedono l’uso di palla, tunnel, ostacoli si vuole incrementare l’autostima, come riporta Eleonora, una delle educatrici: “Sottolineare al bambino, quando riesce in un’azione, il superamento della difficoltà, riconoscendogli ruoli di responsabilità va a incrementare la sua autostima con un linguaggio che lui può maggiormente comprendere”.

Parallelamente al lavoro sull’autostima un altro aspetto fondamentale in questa fase iniziale è sostenere i bimbi nell’allenare la loro concentrazione assecondando i loro ritmi e tempi senza accelerare o anticiparli ma lasciando loro il tempo che necessitano: “Molti giochi con la fit ball hanno come obiettivo quello di esercitarsi sul contatto visivo, allungando sempre di più i tempi di attenzione su un’azione dinamica e non statica. Si può allenare la concentrazione facendo saltellare un bimbo sulla palla e facendolo lavorare sulla deambulazione allo stesso tempo. Solitamente i tempi di recupero dopo un’azione di questo genere sono lunghi e dimostrano tutto lo sforzo compiuto nell’essere concentrati sul qui e ora. Spesso si ha paura di richiedere troppo e di stancarlo ma non bisogna calare sul bimbo le preoccupazioni dell’adulto che lo vede come un individuo fragile e sempre sul punto di andare in mille pezzi.” Riprendendo le parole di Elisa Greber, formatrice FSM Allenare un bambino attraverso il corpo permette di arrivare a rafforzare la sua mente. Non dovete avere paura di rompere Y., G. e neanche S. Loro hanno bisogno di trovare un confine e siete voi a costruirlo insieme alle insegnanti attraverso continue prove e soprattutto osservando le reazioni dei bimbi che vi raccontano chi sono.”

 Il timore più grande, condiviso con educatrici e maestre, è sempre di richiedere troppo ai bimbi e alle loro famiglie fermandosi prima di osare e soprattutto sbagliare per poter riprogettare. Il lavoro in corso in via Braccini sta vedendo buoni risultati grazie al coraggio di uno staff forte e coeso che non ha paura di sperimentare.
Buon viaggio squadra!

 

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