A cosa serve la scuola? L’incontro online con Matteo Saudino

Venerdì 26 febbraio si è tenuto l’incontro con il professor Matteo Saudino, insegnante di filosofia dell’istituto Giordano Bruno di Torino e ideatore del popolare canale YouTube di divulgazione filosofica “BarbaSophia”. La diretta web, in collegamento dal centro culturale nòva, una delle comunità educanti del progetto “Terzo Tempo”, è stata l’occasione per presentare il nuovo pamphlet “Cambiamo la scuola: per un’istruzione a forma di persona”, scritto a quattro mani con la collega professoressa Chiara Foà.

Durante la serata, insieme all’insegnante e psicoterapeuta Giuseppe Passalacqua, l’autore ha riflettuto sul ruolo ricoperto oggi dalla scuola pubblica in Italia, all’interno della quale ci si trova a relazionarsi con una società sempre più liquida, influenzata dai social network e passiva di fronte all’inarrestabile progresso tecnologico. La Scuola è chiamata dunque al difficile compito di edificare una visione educativa orientata alla costruzione del senso di comunità, abbandonando ogni forma di individualismo. Partendo dalla sua nuova pubblicazione Saudino ha commentato diversi temi: di come la situazione pandemica abbia portato alla luce problemi reconditi, frutto di riforme inadatte, la necessità di una scuola definita “ecologica”, che punti al benessere di tutti gli attori coinvolti, al rinnovamento degli spazi e alla riorganizzazione di trasporti ed edifici.

Gli studenti, orientati quasi esclusivamente alla performance e alienati dal un sistema scolastico troppo spesso giudicante, hanno un sentito bisogno di riconoscimento, della possibilità di esprimere opinioni proprie e necessitano di apertura al dialogo con i professori. Quest’ultimi, facenti parte di un corpo docenti disorganico, dovrebbero riscoprirsi maestri, ovvero educatori e formatori, accompagnando e stimolando gli alunni nel loro percorso di crescita.
Sono stati diversi ed interessanti gli spunti di riflessione portati dal professor Saudino, per chi si fosse perso la diretta è possibile rivederla qui.