Hai tempo per me?

di

Maria Claudia, pedagogista/educatrice, racconta la sua esperienza diretta come operatrice del progetto TenerAmente.

Lavoro nel progetto dal suo principio e il mio ruolo si è arricchito nel corso del suo svolgimento aggiungendo al ruolo di somministratrice del protocollo capi e responsabile del laboratorio di genitorialità positiva anche il ruolo di co-conduttrice del laboratorio genitori-figli e dei percorsi di educazione e sensibilizzazione.

Mi appassiona la possibilità che questo progetto mi dà di entrare in relazione con i genitori e gli educatori/caregivers, creare occasioni di autoriflessione e di confronto, permettendo l’emersione di dubbi e difficoltà e creando un luogo sicuro in cui sentirsi accolti e mai giudicati. A mio avviso è una delle cose che manca nella nostra società in cui siamo continuamente sottoposti a giudizi sommari e pronti a mostrare pubblicamente solo foto di felicità estrema e affetto incondizionato, salvo poi provare gravi momenti di sconforto e insicurezza. Solo in un clima di fiducia è possibile costruire percorsi di consapevolezza e crescita. In maniera molto spontanea e istintiva quel clima è stato costruito e alimentato, lavorando su prossimità e accoglienza, superando le iniziali preoccupazione.

Il mio ruolo nelle diverse attività con gli adulti è di conduzione dei gruppi e di costruzione di stimoli per introdurre attività e discussioni relative alle questioni educative più emergenti (anche in seguito a dubbi dei genitori stessi). Nel caso dei percorsi di educazione e sensibilizzazione il mio ruolo è quello di costruire e proporre percorsi di formazione e di confronto per adulti/educatori e caregivers tramite strumenti-guida come i silent book “Ho bisogno di te” e “Hai tempo per me”.

Nelle attività con gli insegnanti, con cui abbiamo dato il via alle formazioni, è emersa prepotentemente la necessità di avere uno spazio di condivisione personale e di team building in cui poter affrontare non solo temi di didattica e metodologia pedagogica ma anche, e soprattutto, le relazioni nell’equipe di lavoro e i propri vissuti critici. Gli incontri che riguardano i percorsi di educazione e sensibilizzazione sono stati, fino ad oggi, proposti alle equipe di lavoro delle scuole dell’infanzia che hanno aderito con entusiasmo, mettendosi a nudo e partecipando con intensità e, in alcuni casi, giocosità.
Al termine di uno degli incontri proposti si è provato a costruire buone prassi di lavoro in classe, considerando i bisogni dei bambini e dei docenti e modi per rendere la classe un ambiente accogliente e famigliare, superando le dinamiche di ruolo e le rigidità strutturali degli ambienti fisici della scuola pubblica.
Mi ha colpito l’entusiasmo delle maestre coinvolte nel ripensare la scuola in modalità e tempi e la consapevolezza acquisita di possedere già molti degli strumenti proposti: insegnanti entusiaste e appassionate che concretamente sentono di poter fare la differenza.

Regioni

Ti potrebbe interessare

Cercare nuove lenti con cui osservare le difficoltà. La testimonianza di una psicologa

di

Maria Concetta, raccolta il suo impegno come psicologa nell’ambito dello Sportello psicologico del progetto TenerAmente. Da settembre 2023 ricopro il ruolo di...

Pronti…verso un’infanzia felice

di

Partito formalmente a maggio, TenerAmente prende pian piano forma. Il progetto intende costruire una serie coordinata di interventi rivolti a professionisti, comunità...