Tappe parte da qui, accomodatevi

di

 

Immaginiamo TAPPE – Territori Amichevoli, Persone Protagoniste, Esperienze come una storia che inizia.  Abbiamo un titolo, che svela i primi significati e l’immagine di una barca, costruita come un origami, che racchiude la promessa di un viaggio. Accomodatevi. Bussate alla porta, o salite sulla barca, come vi piace di più.

#dueparolecon è l’approfondimento dedicato all’incontro: ci fermeremo a tutte le Tappe. 

 

Tappe parte da qui

 

Logo Tappe Barca Origami

La prima persona che incontriamo è Silvia Trisoglio, Case Manager di Tappe, della Cooperativa Il Punto scs.

Silvia è la persona che risponde al telefono, legge le mail, risponde alle domande più specifiche, e che incontriamo per un primo colloquio.

Insomma è lei ad aprire la porta a chi bussa, è lei a spiegare le vele, e a dire: accomodatevi.

La notizia straordinaria? Lo ha già detto a quasi 100 famiglie! 

 

 

 

 

Silvia, di che cosa si occupa la Case Manager? 

Il ruolo di Case Manager è ricco, si potrebbe anche definire come la figura di riferimento del progetto, ha tra i compiti più importanti quello di facilitare, accompagnare le persone a “fruire” dei servizi nel migliore dei modi. Ha un ruolo di raccordo e concertazione delle singole realtà, nello sforzo collettivo di creare un modello di lavoro comune e lavorare in maniera integrata.

Insieme agli educatori dedicati al Progetto ci occupiamo della presa in carico che prevede i colloqui con le famiglie e la valutazione dei loro bisogni, intravediamo le possibilità che Tappe può offrir loro. Dico intravediamo perché il lavoro non è semplice: ascoltiamo le richieste, facciamo alcune proposte. Mi confronto quotidianamente con i partner del progetto, approfondiamo le singole situazioni, anche nell’ottica di usare al meglio le risorse che abbiamo a disposizione per i prossimi tre anni.

 

Raccontaci, come sta andando? 

Siamo molto contenti e contente, per noi è un bell’avvio! Sfioriamo le cento le famiglie che ci hanno scritto o che i partner hanno segnalato in neanche due mesi. Ci scrivono per conoscere meglio Tappe o partecipare alle attività. Ne siamo felici, e ci auguriamo di arrivare ad un numero sempre maggiore di persone.

Il territorio di riferimento (Asl To3) è vasto e i servizi rispondo anche a bisogni specifici differenti.

Tappe è un progetto rivolto a bambine e bambini che vivono una disabilità e alle loro famiglie. Come arrivate alle persone che potrebbero essere interessate? 

Questa è una delle prime cose che abbiamo fatto: lavorare insieme, partner e sostenitori del progetto, per costruire una rete su tutto il territorio. In fase di scrittura del progetto abbiamo tenuto conto di quanto era emerso dalle analisi dei bisogni e dalla pluriennale esperienza di chi, da tanti anni, lavora per contrastare le condizioni di svantaggio.

Ad oggi funziona così: un componente del nucleo familiare fa richiesta di informazioni o di colloquio, su invito dei servizi, oppure perché ha letto i post sui nostri canali social o attraverso il passaparola. Altri nuclei vengono segnalati dai Servizi Sociali o dai partner di progetto.

Ci occorre una mano da tutti, da questo punto di vista: più persone raggiungiamo, meglio è.

Ci sono due Istituti Comprensivi nella nostra Rete, fin da principio, e speriamo di coinvolgerne altri. Sono un canale prezioso. Ho recentemente partecipato al G.L.I (Gruppo di Lavoro per l’Inclusione) per presentare Tappe alle figure che ruotano attorno al mondo scuola e che conoscono le situazioni da vicino.

Vorremo avere con noi anche più Comuni, abbiamo l’obiettivo di firmare nuovi accordi nel triennio, diffondere e rafforzare il confronto e il raccordo con la Rete Territoriale.

Abbiamo in partnership con Associazioni di genitori, Cooperative, Associazioni sportive e culturali, Consorzi di Servizi Sociali e i loro Centri Famiglie, Comuni.

Siamo in tanti, siamo Tappe anche per questo!

 

Territorio Amichevoli, che sono la T e la A di Tappe e Persone Protagoniste. Ci racconti la E di Esperienze? 

Le esperienze o attività di Tappe sono tante e molto diverse tra loro. Sono in partenza nel mese di settembre 2024.

Per lo sport, dove abbiamo molte richieste e ci sono budget più limitati, abbiamo la possibilità di accogliere poche persone per volta, per dare un servizio così come lo abbiamo inteso: l’avvicinamento ad uno sport nuovo per bambine e bambini, la formazione degli istruttori perché abbiano gli strumenti e le competenze per lavorare al meglio e interagire con le famiglie. Vogliamo creare le migliori condizioni di accesso ad un contesto pronto a sostenere percorsi di sperimentazione e crescita. Vogliamo mantenere delle proposte di valore per chi partecipa, ma anche per i genitori che iscrivono i/le figli/e ad una attività e si impegnano negli accompagnamenti, per esempio, che sappiamo possono essere faticosi.

Ci sono in programma gite, eventi culturali e ricreativi, attività sportive. Sono previste proposte espressive ed esperienziali sotto forma di gruppi ludico-ricreativi.

In quella che noi chiamiamo l’area del supporto alle autonomie sono previsti percorsi di sostegno educativo rivolte alla sperimentazione delle proprie capacità e abilità sociali, ci sono inoltre attività come lo sportello sostegno scolastico, orientamento pre e post-scolastico, terapia occupazionale.

Poi ci sono azioni rivolte al sostegno del nucleo familiare, come uno sportello di sostegno tecnico e alla didattica utile a dare alle famiglie le informazioni necessarie per seguire i figli nel percorso scolastico e migliorare il dialogo con il personale scolastico, il segretariato sociale e l’orientamento.

Tra queste esperienze vi è anche un’offerta di formazione, sempre per il nucleo famigliare, volta alla costruzione di buoni futuri, diciamo noi, mirate a dare strumenti, appunto, per costruire buone vite per tutto il gruppo familiare: gruppi per siblings, che sono i fratelli e le sorelle di chi vive una disabilità, Parent Training per aiutare i genitori e caregivers a fare scelte per il futuro in situazioni di alta complessità.

Ora per esempio, stiamo preparandoci proprio per i gruppi dei siblings: ci sono le prime esperienze sui territori e noi vogliamo rafforzare l’opportunità di confronto per fratelli e sorelle che vivono un’esperienza familiare simile, trovare sostegno emotivo e supporto nelle scelte future.

Inoltre vi è una parte significativa di lavoro anche dal punto di vista della formazione e capacity building di chi lavora nelle diverse organizzazioni, nelle scuole, nonché di eventi di sensibilizzazione aperti a tutto il territorio. Sappiamo bene quanto i luoghi che abitiamo, i contesti, giochino un ruolo importante nella vita di ognuno/a di noi.

 

Quali sono le prossime Tappe?

Continuate a scriverci, a parlare di Tappe, aspetto di leggere le vostre richieste! Da settembre arriveranno le proposte “concrete” con date, orari, eventi di presentazione e sensibilizzazione. Abbiamo bisogno di costruire un linguaggio comune e rendere le esperienze davvero accessibili e integrate.

Tappe è una sfida, una bella sfida. La più grande per noi de Il Punto e per tutte le realtà del progetto è che vorremmo che Tappe fosse sostenibile nel tempo.

Vorremmo che Tappe fosse un’esperienza incoraggiante, per le famiglie e anche per chi lavora tutti i giorni per contrastare le innumerevoli situazioni di svantaggio che possono incontrare i bambini e le bambine.

 

 

Chi siamo

Abbiamo fondato una cooperativa sociale a Torino nel 2004, con l’obiettivo di fare la differenza nel sociale, con un’attenzione particolare alla disabilità.

Dopo vent’anni, siamo cresciuti e abbiamo ampliato i nostri servizi e i territori in cui lavoriamo. Ma la nostra missione continua a cercare nuove partnership e collaborazioni per sviluppare progetti innovativi.”

 

 

 

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Il viaggio di TAPPE è appena iniziato, ma la rotta è già tracciata: un futuro dove tutte le persone, indipendentemente dalla condizione che vivono, possano vivere una vita piena e autonoma.

#dueparolecon continuerà a dar voce a Tappe e a promuovere una cultura dell’inclusione.

Restate con noi, salite a bordo della nostra barca e navigate insieme a noi verso buoni futuri

 

Siamo Tappe

Tappe è una rete ampia del territorio piemontese.

Il Punto Scs è l’ente capofila, che guiderà  le azioni per il prossimo triennio fino a raggiungere 267 minori.

Scopri chi siamo

Il Punto Onlus.   Anffas Torino  Diaconia Valdese.  Inventure  SpecialMente Tu   GeniAut IC Pinerolo II Istituto Rivoli Gozzano Eclectica – Ricerca Formazione Comunicazione Consorzio Ovest Solidale Consorzio Intercomunale Servizi Sociali – CISS di Pinerolo Fondazione Cosso – Castello di Miradolo Associazione B-Free Pirilampo LA Mole Srl Associazione AMA.le Iqsec2 Escuriosando Trekking SASP Torino KOLBE Volley Torino BUM – Centro Autismo – Diaconia Valdese Città di GrugliascoCittà di Pinerolo

 

Vuoi aiutarci a diffondere e sensibilizzare?

Se vuoi conoscerci e raccontare il progetto attraverso i tuoi canali o i tuoi contatti, puoi aiutarci nel diffondere l’opportunità e nel sensibilizzare rispetto al tema della povertà educativa.

Scrivici a stampa.tappe@ilpuntoscs.org

 

 

 

 

 

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