Le stanze segrete dei bambini – Palermo
di Spazio Aperto Servizi
Nell’ambito del progetto Sprint! La scuola con una marcia in più abbiamo appena concluso il workshop “Le stanze segrete dei bambini” , un progetto grafo-pittorico e narrativo dedicato ai bambini che vivono nelle case comunità. 13 gli incontri negli spazi messi a disposizione dalla comunità, 10 i bambini di età compresa tra 6 ed 14 anni. Un’attività volta a sviluppare il disegno e il racconto intorno allo spazio di vita di questi bambini, alla propria camera da letto, alla casa che li accoglie ma li tiene lontani dalle proprie famiglie. Una chiave di accesso ai loro mondi interni, ai loro desideri, all’uso prezioso della fantasia.
Dopo un primo momento di conoscenza degli educatori Alessio Castiglione e Federica Romeo, viene chiesto loro di rappresentare un’ambientazione: la parte della loro stanza che più gli piace e nella quale si sentono loro stessi, ed una dell’esterno della loro casa.
Si è passati poi all’immaginazione di un personaggio fantastico che viva in quello scenario.
Questo “alter ego” o “amico immaginario” può essere interpretato come una proiezione inconscia dei desideri e delle paure dei piccoli partecipanti; un personaggio capace di vivere storie libere e per la prima volta dicibili. La descrizione che ne fanno sembra essere la proiezione di alcuni tasselli identitari dei piccoli autori, raccontandoci di loro.
“C’era una volta un cane di nome Kelli, era un cane piccolo, le piace giocare con la palla che splendeva. Quello che le piaceva più di tutto è giocare con me, io sono la padrona. Era triste quando non volevano giocare con lei e piangeva e si sentiva sola poi però io l’ho tranquillizzata. Quando lei è triste si siede tranquilla e poi quando vuole gioca con me con la pallina. Poi io e Kelli siamo tornate a casa.”
“C’era una volta una lampada che andava in giro per la città illuminando le strade e le traverse del paese però c’era un piccolo problema lei si sentiva sola. Una sera mentre faceva una passeggiata vede una bimba tutta sola, seduta sulla panchina, dentro un giardino, lampada si avvicinò e gli chiese “perché sei tutta sola?”, la bimba rispose “sono un po’ giù, vorrei per il momento stare sola”. Lampada chiese cosa poteva essere successo, e la bambina disse “non ho amici vorrei tanto avere un’amica” . Lampada disse se vuoi diventiamo amiche, io neanche ho amici. La bimba rispose sì, la lampada chiese “come ti chiami”, la bimba rispose “mi chiamo Aurora e tu?” lampada disse “io mi chiamo Lampada”. Aurora disse “che bel nome”, “grazie” rispose Lampada. Le due diventarono molto amiche, insieme andarono in giro, esplorando molti paesi nuovi, facevano tutto insieme, rimanevano tutta la sera in giro o rimanevano a casa al calduccio mentre Lampada faceva luce e Aurora leggeva dei libri insieme a Lampada . Sintesi della storia: non ci dobbiamo mai arrendere perché può arrivare la persona giusta quella che ti farà sorridere, la persona che ti farà stare bene con un solo sorriso.”
“Aurora è una bambina molto intelligente e molto furba e ha un potere: può fare passare il tempo subito. Aurora ha molti amici, infatti è amichevole. Una cosa molto importante ha molto talento cioè disegno e scrittura ma non è molto soddisfatta. Del suo potere lei vorrebbe che tutto il mondo sarebbe rispettato cioè avere la cura della natura ma purtroppo Aurora sapeva che questo desiderio o potere non accadesse mai, ma lei era felice lo stesso. Aurora un giorno aveva la possibilità di andare nel futuro o nel passato ma Aurora decise di andare nel futuro e si vide con un uomo che si chiama Gioele, ed hanno un bebè che si chiama Nicholas e lei era molto felice, e ritornano nel suo tempo.”
“C’era un arcobaleno dove ci sono tanti cuori, poi un fulmine li ha colpiti ed i cuori si sono dispersi da tutte le parti. Grazie ad un altro arcobaleno i cuori si sono ritrovati di nuovo a stare insieme”
Le storie create diventano disegni. Così la Lampada che incontra la bambina e le illumina il cammino, l’Orologio e l’Arcobaleno tornano ad essere felici dopo aver trovato delle figure “salvifiche” ed il Cagnolino che gioca con la sua pallina è felice quando smette di essere solo.
Ogni personaggio ha preso vita, ha vissuto una storia fantastica e, seppur nel mondo immaginario è divenuto parte delle esperienze di vita dei piccoli artisti e degli educatori.
Questa attività è una delle attività proposte del progetto SPRINT! La scuola con una marcia in più, una proposta sperimentale in ambito educativo selezionato dall’impresa sociale Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile e cofinanziato da Fondazione Snam.
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