20 NOVEMBRE: Giornata Mondiale per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza

di

Oggi, venerdì 20 novembre, si celebra la Giornata internazionale per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. Questa data, che coincide con il giorno dell’adozione da parte dell’Assemblea generale dell’ONU della Dichiarazione universale dei diritti del fanciullo nel 1959, assume nell’anno della pandemia un significato particolare. A riprendere tra le mani questo documento, che riconosce nel suo settimo principio il diritto ad un’educazione che consenta al fanciullo di sviluppare, in una situazione di eguaglianza e di possibilità, le sue facoltà e di divenire un membro utile alla società, ci si chiede oggi quanto sia possibile e necessario fare per garantire a bambini e ragazzi un accesso all’istruzione non esclusivo, soprattutto in periferia.

In un tempo in cui “la pandemia – spiega Francesco Profumo, presidente di Acri – ha allargato ancora di più le disuguaglianze nel nostro paese” ritorna con forza al centro dell’attenzione pubblica il tema della povertà educativa minorile, come dimostra l’indagine di Demopolis, per l’impresa sociale Con i Bambini. Le limitazioni dovute all’emergenza sanitaria, il faticoso ritorno alla didattica a distanza e la chiusura delle scuole e delle attività extra-scolastiche hanno aggravato il divario tra chi, da un lato, vive in contesti di povertà educativa e materiale e chi, dall’altro, gode del sostegno della famiglia e possiede gli strumenti e gli spazi adeguati per seguire le lezioni da casa.

La lotta alla povertà educativa minorile in periferia è sempre stata, negli oltre due anni dal suo avvio, al centro dell’impegno di “Give teens a chance” nel quartiere genovese del Cep, in cui il tasso di scolarizzazione è il più basso della città. Durante l’emergenza, che ha portato al centro luoghi geografici e dell’esistenza colpevolmente dimenticati, il progetto, finanziato dall’impresa sociale Con i Bambini, in questi mesi difficili è rimasto accanto con attività e iniziative a questi ragazzi che molto spesso non godono delle stesse opportunità dei coetanei. Dalla periferia e dai suoi giovani può nascere il sogno di una città aperta e solidale, attenta ai bisogni di chi è più in difficoltà, il nuovo centro da cui ripartire.

“Gli italiani e la povertà educativa minorile nell’era Covid”: l’indagine Demopolis per Con i Bambini

Regioni

Ti potrebbe interessare

SCELTE COMPROMESSE – i dati dell’Osservatorio #conibambini per comprendere meglio il lavoro “Give teens a chance”

di

“Questi dati non sono solo numeri, ma divengono salmi. Dobbiamo chiederci perché molti giovani fuoriescano precocemente dal sistema scolastico”. Con animo accorato...

SCHOOL FACILITATOR: ecco cosa significa per gli operatori di “Give teens a chance” – intervista ad Anna

di

La scuola non può stare ferma, ad attendere il ritorno dei ragazzi dispersi. C’è bisogno di “uscire” per andare incontro, per cercarli...

LA MUSICA FA EDUCAZIONE?

di

La musica fa educazione? Domanda difficile e risposta sicuramente condizionata dall’esperienza personale di ciascuno. La musica ci emoziona e ci accompagna, soprattutto...