Essere genitori ai tempi del Covid 19
di Il Buon Inizio
Stiamo vivendo giorni duri e inaspettati, fino a due mesi fa nessuno avrebbe potuto immaginare uno scenario come quello attuale: scuole chiuse non solo nel nostro paese, ma in tutta Europa. Improvvisamente sembra che le nostre vite stiano cambiando, e soprattutto chi ha dei figli è chiamato a confrontarsi con una grande complessità.
Nessuno di noi poteva aspettarselo e nessuno era preparato, eppure come genitori siamo chiamati a dover sostenere i nostri figli, supportandoli nel loro quotidiano e anche proteggendo la loro serenità ed il loro benessere emotivo e allo stesso, in questa nuova fase, dobbiamo gestire la nostra vita professionale.
Nelle righe che seguono proviamo a condividere alcune riflessioni che speriamo possano contribuire ad affrontare al meglio la situazione.
Come possiamo proteggere i nostri figli?
Sappiamo bene che la paura, di questi tempi, circola nell’aria, bambine e bambini spesso vedono intorno a loro adulti continuamente in pensiero e preoccupati per le ultime notizie o impegnati a far scorte di alimenti o di mascherine. Ogni bambino, chiaramente a seconda dell’età e delle sue caratteristiche personali, ha bisogno di spiegazioni. Per questo è importante riuscire a trovare una giusta misura che non minimizzi eccessivamente e che non li allarmi troppo. Diventa importante utilizzare un linguaggio chiaro e comprensibile per spiegare loro le caratteristiche del Covid, per rassicurarli su cosa sta attivando il mondo della ricerca per contrastare questo virus e soprattutto quali sono gli accorgimenti che possono attivare loro ogni giorno – moltissime sono le fonti attendibili da consultare MIUR Social, etc-.
Come genitori possiamo evitare di esporli ad un flusso eccessivo di notizie che per loro potrebbero non essere facilmente comprensibili; dare loro chiave di lettura della realtà è importante ma senza eccedere in lunghe spiegazioni, piuttosto meglio lasciar loro lo spazio per fare domande.
Il tempo dei genitori e quello dei figli
Ogni genitore, soprattutto chi si è sempre occupato della gestione della casa, sa quanto può essere difficile trovare un giusto equilibrio tra il lavoro da casa e il gioco con i figli; in tempi di Covid 19 anche chi alle prese con il famigerato “smart working”, sta toccando con mano questa difficoltà. Lavorare da casa avrebbe sicuramente molti vantaggi se non dipendesse anche dal numero di figli che girano per casa, da quanto spazio vitale abbiamo a disposizione, e da come siamo in grado di organizzare la giornata di tutta la famiglia.
Allora può rivelarsi molto utile avere dei momenti dedicati ad attività specifiche, magari con l’aiuto di un cartellone che faccia da guida e di un “calendario” dei vari momenti della giornata, con cui ogni membro della famiglia sa se occuparsi di attività specifiche ( le lezioni on line o i compiti per i più grandi, il gioco libero per i più piccoli ) o ad attività che si possono fare insieme (risistemare la casa o la libreria, fare giochi da tavola insieme, cucinare insieme).
I cambiamenti epocali che questa pandemia sta provocando sulla nostra società influiscono anche sul modo di fare scuola e sulle relazioni educative. Sicuramente è importante che la parte scolastica sia ben organizzata e gestita dalle insegnanti; i genitori, sempre a seconda dell’età e del livello di impegno richiesto, possono essere degli ottimi supervisori lasciando ai figli la possibilità di gestirsi in autonomia. Il tempo infinito di queste giornate a casa può offrire la possibilità di accostarsi alla formazione dei nostri figli non solo come “dei guardiani dei compiti” ma piuttosto come dei motivatori. Accettare che quello che è efficace a scuola non per forza funzioni a casa può essere il primo passo per un cambio di mentalità. Una chiave possibile è cominciare a considerare cosa piace ai nostri figli e non pensare a quello che devono fare.
In questo senso si può cominciare dalle loro domande e dalle loro voglie, organizzando ricerche e approfondimenti. Come funziona il DNA, la rivoluzione Francese, come decorare una scatola di legno o come funzionano i Virus sono tutti temi possibili.
Se c’è una possibilità da cogliere in questa momento sospeso è quella di trovare il tempo di fare cose speciali insieme, quelle per cui “normalmente non abbiamo mai tempo”. E quindi ben venga un festival di cinema in famiglia in cui ognuno a turno propone un titolo, una gara di dolci, una serata di vecchi giochi da fare insieme o, utilizzando tutte le potenzialità che le tecnologie digitali ci offrono, un torneo con i videogiochi preferiti dai vostri figli o una mostra di piccoli video, magari con la tecnica dello ‘stop motion’.
I nostri figli ricorderanno per sempre questi momenti, come adulti abbiamo la possibilità di insegnare loro che, anche in fasi difficili e incerte come queste, quello che possiamo controllare e modulare sono i nostri comportamenti e le nostre reazioni alle difficoltà.
Articolo a cura di Guido Musillo, psicologo psicoterapeuta, esperto di Child Safeguarding Cooperativa sociale E.D.I. Onlus
Ti potrebbe interessare
Tre anni di S.C.AT.T.I.: la comunità educante guarda al futuro
di Il Buon Inizio
Tre anni di S.C.AT.T.I.: la comunità educante guarda al futuro 04 NOVEMBRE 2021 ore 16.30 – 18.30 Segui l’evento on line...
Emergenza Coronavirus e apprendimento a distanza: il supporto di S.C.AT.T.I. per i genitori
di Il Buon Inizio
Se la scuola si trasferisce in salotto, la Comunità Educante si stringe attorno alle famiglie: le iniziative dei partner territoriali del progetto...
Palermo: la pandemia non ferma i giovani dello Zen, protagonisti del riscatto del quartiere
di Il Buon Inizio
COMUNICATO STAMPA Partecipazione e tecnologie digitali: il progetto S.C.AT.T.I. aiuta i ragazzi ad affrontare con resilienza le difficoltà prima, durante e...