La Robotica Inclusiva contro la dispersione scolastica
di escoop
L’obiettivo principale sarà quello di coinvolgere i minori a rischio di povertà educativa e minori con bisogni educativi speciali nelle attività pomeridiane che saranno attivate presso i FabLab sociali, che diventeranno riferimenti territoriali per la formazione e la diffusione della cultura digitale e del making, l’innovazione digitale e sociale, propedeutici alla costituzione ed allo sviluppo di una comunità digitale di maker e faber aperta alle collaborazione con Università, Centri di Ricerca, ITS, scuole superiori ed aziende. Il progetto “Rob.in – Robotica educativa inclusiva per minori con Bisogni Educativi Speciali” sta muovendo i suoi primi passi in preparazione di quelle che saranno le attività che si svilupperanno nei prossimi mesi con l’inizio del nuovo anno scolastico. L’iniziativa selezionata da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, ha dunque la finalità di implementare una rete regionale di Laboratori sociali in forma di FabLab composti da enti del terzo settore, enti locali, enti ecclesiastici, aziende, scuole, centri di ricerca.
Il progetto “Rob.in” svilupperà la sua azione di intervento tra i comuni pugliesi di Cerignola, San Giovanni Rotondo e Taranto (nello specifico della Città vecchia), tutti centri contraddistinti da molte problematiche legate alla criminalità che interessano i minori. «L’obiettivo è di recuperare buona parte di questi ragazzi che rischiano di non andare più a scuola o che vengono da contesti difficili. Cercare di coinvolgerli presso attività pomeridiane presso i nostri FafLab sociali – spiega Marco Sbarra, responsabile del progetto – . Includono attività come laboratori digitali e il classico sostegno scolastico e attività di sostegno alle famiglie e ai docenti. Il progetto dura tre anni, in modo da verificare gli impatti del progetto che verranno prodotti. Abbiamo la possibilità, inoltre, di avere come partner scientifico Enea, che ci permetterà di trasformare un progetto regionale e portarlo ad un livello nazionale ed internazionale».
Inoltre, «sui singoli interventi territoriali cominceremo a fare delle competizioni di squadre di minori sui laboratori digitali e la squadra che risulterà vincitrice avrà la possibilità di andare a Roma per la Romecup. L’obiettivo è quello di lavorare sulla collaborazione tra ragazzi che solitamente sono un po’ ai margini sia all’interno del gruppo dei pari sia all’interno delle attività scolastiche – evidenzia Sbarra – . L’idea è partire da attività extracurriculari per riportare i ragazzi a scuola e produrre degli impatti positivi sul loro percorso scolastico. Contiamo nei prossimi tre anni di trasformare i FabLab in centri che possano orientare i giovani in campo lavorativo».
La sfida, dunque, è quella di agganciare i minori a rischio di abbandono scolastico precoce o in dispersione scolastica, in particolare minori con Bisogni Educativi Speciali, e le loro famiglie, attraverso le attività e le metodologie della Robotica educativa inclusiva per prenderli in carico e creare le condizioni per riportarli a scuola. La rete è composta da ESCOOP – European Social Cooperative – Cooperativa Sociale Europea – sce (ente capofila del progetto); Associazione Europea Solidale ONLUS; Cantieri di innovazione sociale impresa sociale Società cooperativa sociale; ENEA – Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile; I.C. “Melchionda-De Bonis” di San Giovanni Rotondo; I.P.S. “Cabrini” di Taranto; I.C. “Don Bosco Battisti” di Cerignola; Iress Soc. Coop.; Naps Lab srls, Comune di Cerignola.
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