Il sogno di “Rob.in”: offrire una nuova alternativa di vita ai minori di Cerignola, San Giovanni Rotondo e Taranto

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«Il progetto nasce da una esperienza maturata da Escoop e Cantieri di innovazione sociale, che lavoravano per la costituzione di una comunità educante sul Gargano. Dalla conoscenza di Escoop con Europa solidale è nata l’idea di creare questo progetto i cui destinatari sono minori a rischio di povertà educativa e minori con bisogni educativi speciali, con l’obiettivo di recuperare buona parte di questi ragazzi che rischiano di non andare più a scuola o che vengono da contesti difficili». Il progetto  “Rob.in – Robotica educativa inclusiva per minori con Bisogni Educativi Speciali” è partito ufficialmente il 6 luglio e fino all’inizio della scuola proseguirà con attività propedeutiche in preparazione di quelle che saranno le attività dei prossimi mesi. Marco Sbarra, responsabile del progetto, spiega con queste parole al quotidiano l’Attacco l’iniziativa selezionata da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, il cui obiettivo è quello di implementare una rete regionale di Laboratori sociali in forma di FabLab composta da enti del terzo settore, enti locali, enti ecclesiastici, aziende, scuole, centri di ricerca.

In particolare, Sbarra spiega i motivi che hanno accompagnato il progetto “Rob.in” a sviluppare la sua azione di intervento tra i comuni pugliesi di Cerignola, San Giovanni Rotondo e Taranto (nello specifico della Città vecchia). «Nel quartiere Torricelli di Cerignola ci sono molte problematiche legate alla criminalità che interessano i minori. A Taranto, nella città vecchia, ci sono problematiche molto simili a quelle di Torricelli. Per questo, offrire un’attività alternativa ai ragazzi che altrimenti sarebbero in mezzo alla strada è importante. Sono partito dalla Robotica Inclusiva e “Rob.in” mi è venuto in mente come acronimo perfetto, è l’unico supereroe adolescente. L’idea è quella di far passare ai ragazzi il fatto che di solito anche quelli che sono ai margini possono realizzare tanti. Questi ragazzi – rileva ancora il responsabile del progetto – oggi ritengono normale questo progetto di vita. Ci sono minori che anziché parlare di videogiochi piuttosto che di calcetto o altro, parlano di rapine perché vivono in un contesto difficile. In questo, è importante l’alleanza educativa con la famiglia e con la scuola».

La finalità, dunque, è quella di agganciare i minori a rischio di abbandono scolastico precoce o in dispersione scolastica, in particolare minori con Bisogni Educativi Speciali, e le loro famiglie, attraverso le attività e le metodologie della Robotica educativa inclusiva per prenderli in carico e creare le condizioni per riportarli a scuola. La rete è composta da ESCOOP – European Social Cooperative – Cooperativa Sociale Europea – sce (ente capofila del progetto); Associazione Europea Solidale ONLUS; Cantieri di innovazione sociale impresa sociale Società cooperativa sociale; ENEA – Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile; I.C. “Melchionda-De Bonis” di San Giovanni Rotondo; I.P.S. “Cabrini” di Taranto; I.C. “Don Bosco Battisti” di Cerignola; Iress Soc. Coop.; Naps Lab srls, Comune di Cerignola.

Foto: FoggiaToday

 

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