Taranto, il murales che diventa segno della comunità educante che si prende cura dei suoi ragazzi

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«E’ un segno di comunità. Così è stato definito dall’Acri, l’Associazione di Fondazioni e di Casse di Risparmio, che ha voluto questo progetto. Perché segno di comunità? Perché è la comunità educante che si mete in gioco come è raffigurato nello stencil, uguale per tutte le 120 realtà che hanno partecipato, e che oggi in contemporanea stanno inaugurando il loro murales. La comunità è rappresentata da una donna che allaccia le scarpe ad un bambino che porta il suo zaino sulle spalle. Educare vuol dire portare fuori, quindi portare fuori tutti quelli che sono i loro valori, i loro desideri, i loro sogni. Dopodiché “go”, andare”, perché adesso devi mettere del tuo e camminare da solo. Noi dobbiamo aiutarli ed insegnare loro a camminare da soli». E’ con queste parole che la professoressa Maria Giovanna Russo spiega il senso dell’opera di street art “Non sono un murales – Segni di comunità”, la cui inaugurazione si è svolta lo scorso 1 ottobre a Taranto, nel centro storico a Pendio Lariccia.

Promosso da Acri insieme alle Fondazioni di origine bancaria, l’evento è stato organizzato in occasione della nona Giornata europea delle fondazioni a cui ha aderito anche l’associazione Europa Solidale tra i partner del progetto “Rob.in – Robotica educativa inclusiva per minori con Bisogni Educativi Speciali”, selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile e promosso da ESCOOP. All’inaugurazione ha partecipato anche il sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci, a cui è spettato il compito di scoprire lo stencil creato per l’occasione dallo street artist LDB – Lorenzo di Bari. Il murales è stato realizzato su uno spazio all’aperto, nel centro storico di Taranto, a Pendio Lariccia, a pochi passi dalla casa natale di Sant’ Egidio e dal ristorante Frontemare Bistrot. Un luogo di ritrovo, di passaggio, di socializzazione. «La nostra scelta è caduta su una parete del palazzo di proprietà dell’architetto Michelangelo Lentini, allocato in pendio Lariccia. Il sito è stato segnalato dal Comune di Taranto ed è stato approvato dalla Soprintendenza ai Beni ambientali e Artistici» hanno spiegato dall’associazione Europa Solidale che attraverso il suo lavoro ha invitato i più giovani a prendersene cura, a lavorare insieme per un progetto comune.

Il progetto grafico, infatti, è stato curato dalla professoressa Maria Messinese, socia dell’associazione Europa Solidale e docente di grafica presso l’IPS Cabrini, che ha coinvolto gli alunni della 5 classe dell’indirizzo grafico dell’IPS Cabrini a produrre uno studio personale. Nella realizzazione del murales, che si è svolta nei giorni precedenti all’inaugurazione, hanno collaborato anche alcuni bambini del Centro Educativo Diurno “La mediana”, che hanno frequentato il laboratorio scolastico nell’ambito del progetto “Rob.In”. L’iniziativa ha avuto tra i protagonisti anche Taranto Makers Fablab Città Vecchia. Quella del primo ottobre, quindi, è stata anche l’occasione per riappropriarsi degli spazi comunitari, tornare a progettare insieme e – pur rispettando tutte le regole di sicurezza – ricominciare a condividere idee e pratiche di cura del bene comune.
Per saperne di più: https://www.acri.it/non-sono-un-murales/

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