Il Natale di Ribes tra attività, iniziative e speranze

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Background Photo by Annie Spratt on Unsplash

Arrivano le festività natalizie, in questo 2020 in cui ogni aspetto della vita è costato ancor più fatica, in cui la pandemia di Covid-19 ci ha costretto prima a fermarci per un po’, ma poi ci ha messo nelle condizioni di raccogliere tutte le nostre risorse, la nostra creatività e le nostre attitudini per ripensare alle modalità della nostra azione sui territori per i bambini, i ragazzi e le loro famiglie.

Grazie all’impegno di tutti gli attori coinvolti nel progetto abbiamo utilizzato nuovi strumenti e nuovi linguaggi per essere sempre vicini a chi ha riposto in noi la propria fiducia, anche in questo tempo così difficile.

Siamo pronti a portare la nostra azione anche in queste festività e a programmare un nuovo anno con entusiasmo e con la speranza di poter finalmente tornare a stare insieme completamente all’insegna della normalità.

QUI ABRUZZO In questo anno così unico, difficile e, ci si augura, irripetibile, l’equipe di Pescara del progetto Ribes ha cercato di adeguarsi a quanto stava accadendo  nelle scuole e nelle famiglie e ha lavorato affinché le attività proposte fossero adeguate alle esigenze delle scuole e delle famiglie mettendo ancora di più a disposizione competenze e risorse in termini non solo economici ma soprattutto umani. Partendo da questi presupposti ci si sta preparando ad affrontare il nuovo anno coinvolgendo le scuole partner in laboratori che saranno tenuti sì a distanza, ma prevedendo una “presenza virtuale” a scuola collegandosi “live” con le classi delle primarie e delle secondarie di primo grado che parteciperanno all’edizione 2021 di Ribes. Un percorso simile, seppur con le dovute differenziazioni, lo si sta definendo per le famiglie che a breve aderiranno ai nuovi patti educativi. «Con loro ci adopereremo affinché si possa stabilire una “vicinanza” virtuale fra le famiglie affiancanti e quelle affiancate – spiega Barbara Magliani, manager di prossimità –  andando a sostenere le famiglie affiancate nel pieno rispetto della sicurezza. Ci auguriamo che la tenacia e la costanza nel voler essere attivi e propositivi anche in una situazione attualmente così complessa possa evolversi durante i mesi primaverili in un coinvolgimento diffuso delle classi e delle famiglie affiancati premettendoci uno sviluppo più naturale e sereno del progetto».

QUI CALABRIA Sul territorio di Reggio Calabria sono state avviate le attività del progetto Ribes per il nuovo anno scolastico. Il sostegno didattico extrascolastico per i bambini/ragazzi frequentanti l’Istituto Comprensivo “O. Lazzarino” ha avuto come luogo d’incontro la sede del Parco della Mondialità (Gallico) presso il quale non solo è stato possibile garantire il servizio, anche durante l’emergenza sanitaria, ma si è riusciti ad immaginare percorsi laboratoriali e di animazione per potenziare e strutturare l’intervento. Prende forma così uno spazio pomeridiano per trascorrere il tempo libero anche all’aria aperta e partecipare a momenti di gioco e di animazione creativa per sviluppare nuove consapevolezze e abilità per affrontare “la realtà che cambia”. Continua sul territorio la fase di sensibilizzazione sull’affiancamento familiare, propedeutica all’avvio e scrittura dei patti educativi tra le famiglie disponibili ad avviare questo nuovo percorso. Dopo la fase di screening effettuata dalle docenti dell’Istituto Comprensivo, sono stati intercettati i nuovi bisogni all’interno delle classi che saranno destinatarie del progetto. Sono stati creati quindi percorsi che permetteranno di tessere nuove relazioni all’insegna delle diverse sfide educative.

QUI LAZIO E’ iniziato, in data 18 dicembre, un nuovo laboratorio di creative learning a Roma. Il laboratorio scelto è quello di “Radio Giornale”. I ragazzi protagonisti sono quelli della Classe prima media sezione A dell’Istituto Comprensivo “Nino Rota”. «E’ sempre un’emozione – racconta Alessandra Tosi, educatrice professionale – vedere i ragazzi al lavoro sul patto di affiancamento classe, in cui vengono definiti gli obiettivi del lavorare insieme». In partenza, per l’inizio di gennaio 2021,  3 affiancamenti familiari: «Abbiamo lavorato in questi mesi sulla stesura dei patti di affiancamento familiare – conclude Marco Bellavitis, coordinatore di progetto – in favore di 3 situazioni che ancora di più in questo periodo hanno bisogno di essere seguite».

 

Roma, un momento del laboratorio di questi giorni

QUI LOMBARDIA Per il racconto del territorio in questione, la riflessione è stata affidata a Marco Chillemi, manager di prossimità – Val Trompia – Brescia:

«Il primo anno di progettualità si è da poco concluso e se mi volto e ripercorro tutto quello che è stato fatto mi vien da sorridere e da fare i complimenti alle mie colleghe e a me stesso per i frutti fin qui raccolti. Abbiamo creato relazioni stabili, solide ed affidabili all’interno delle comunità in cui Ribes ha operato. Con cura e attenzione sono nate relazioni che si sono strutturate e consolidate nel tempo. Un sistema al cui interno vi sono innumerevoli ingranaggi e che grazie all’attenzione, alla sensibilità, alla pazienza e alla cura di noi manager di prossimità possono funzionare in armonia e contemporaneamente.

Tanti gli attori coinvolti; le assistenti sociali e le psicologhe del disagio che oramai hanno ben chiaro il progetto e le sue potenzialità, includendolo tra le priorità all’interno degli strumenti di prevenzione al disagio. Le insegnanti, le presidi e gli innumerevoli genitori ed alunni dei tre Istituti comprensivi coinvolti che hanno colto, nonostante le diffidenze iniziali, i molteplici contributi che Ribes ha portato al sistema scolastico, sostenendolo, potenziandolo e dandogli nuova vitalità. Non dimentichiamo tutte le realtà del territorio: associazioni sportive, di volontariato, parrocchie, associazioni culturali, cooperative e i servizi comunali ai quali il progetto si è rivolto e che hanno fin da subito risposto attivamente arricchendo sempre più la fitta rete di relazioni. Poi ci sono loro: tutte le famiglie che hanno aderito al progetto e condiviso con noi manager le soddisfazioni per i traguardi raggiunti. Riguardo ancora un attimo indietro e ripenso anche ai momenti difficili che abbiamo incontrato, in primis la durissima situazione della pandemia. Ma è proprio grazie alla dinamicità e alla flessibilità nel pianificare le azioni che Ribes è diventata un’àncora di salvezza per la rete territoriale che si era formata.

Ogni realtà (scuola, servizi sociali, realtà territoriali e famiglie) ha usufruito dei benefici e delle risorse portate dal progetto per far fronte alle problematicità emerse con il lockdown. Eccoci qua, pronti per una nuova annualità: sono molte le azioni che abbiamo pensato e condiviso con le reti territoriali. Da un lato gli affiancamenti familiari del primo anno stanno volgendo al termine ed a breve, con l’arrivo delle feste natalizie, non mancherà l’opportunità di festeggiare insieme alle famiglie il viaggio percorso insieme. Abbiamo pensato di regalare alle famiglie coinvolte un dono simbolico accompagnato da un breve pensiero che restituisse loro una sorta di fotografia del viaggio che hanno scelto di condividere con noi. In contemporanea siamo in stretto contatto con i servizi sociali nella scelta dei nuovi affiancamenti famigliari da candidare per la seconda annualità. Alcune famiglie sono già state contattate e informate del progetto, si ipotizza di partire con i nuovi affiancamenti verso il mese di gennaio. Prosegue la proficua collaborazione con i tre plessi scolastici; in tutte le realtà sono state individuate le classi rispetto alle quali partiranno i nuovi affiancamenti e allo stesso tempo si è deciso di portare a termine alcuni degli affiancamenti che a causa del lockdown non si sono potuti proseguire. Fin da subito siamo riusciti ad avviare azioni di supporto al sistema scolastico grazie alle vitamine per la scuola; sono attivi i servizi di metodo e supporto allo studio all’interno di due plessi scolastici e nel mese di gennaio ne partirà un altro.

Alcune scuole hanno permesso di utilizzare durante le ore extrascolastiche aule dell’istituto per attivare i creative learning in presenza.  Per concludere stiamo pensando di creare delle buste con delle frasi di ringraziamento da destinare ai principali attori coinvolti nel progetto e che fino ad oggi hanno collaborato con noi. Abbiamo deciso di creare un foto-collage da stampare su cartoncino con la finalità di restituire uno spaccato del primo anno di Ribes inserendo varie immagini che hanno come tema “Le Relazioni”. Pensiamo infatti che in un momento così difficile, quello che più ci manca e che ci auguriamo di poter tornare a riassaporare presto sono i contatti e gli affetti delle persone che più amiamo».

QUI MARCHE – A San Benedetto del Tronto, grazie al progetto Ribes si è riusciti a sperimentare un’azione di coordinamento tra le problematiche scolastiche dei bambini, le loro famiglie e i docenti. Le insegnanti hanno richiesto di essere supportate nel costruire un clima sereno ed empatico, insegnando agli alunni a collaborare tra di loro, a rispettare il turno di parola, a non sovrapporsi, a divenire una squadra cooperativa. Ed è stato proprio il circle time ad aprire una mentalità di ascolto, in quanto è stata messa al centro la narrazione di brani a cui gli alunni erano chiamati ad agganciarsi per compiere un confronto con la propria vita e quotidianità. Diverse strategie di tipo cognitivo-comportamentale come il gioco del semaforo hanno permesso ai bambini di prima di imparare a controllare meglio il proprio comportamento incentivando un dialogo costruttivo e positivo con le docenti. Tale affiancamento ha reso partecipi i genitori nel conoscere la stessa modalità educativa per poterla poi traslare a sua volta in famiglia. Ad oggi entrambe le classi continuano a usufruire di interventi alla classe e di formazione ai docenti, riscuotendo apprezzamento e richiesta di ulteriori ore di accompagnamento da parte dell’istituto al di fuori del progetto. Molto produttivo e ancora in corso, l’affiancamento di alcuni nuclei familiari.

San Benedetto del Tronto, uno degli incontri con gli operatori Ribes a scuola

QUI SARDEGNA – In quel di Cagliari le attività si stanno concentrando sul laboratorio Vikilab (per approfondimenti leggi qui). “Il giro del mondo in 80 giorni” è un’attività ideata dal Panta Rei Sardegna basato sull’opera di Jules Verne nella edizione cartacea ad Alta Leggibilità e con la sua versione audiolibro di “Bianco e Nero Edizioni” con traduzione e adattamento di Fabrizio Casa, letto da Pierfrancesco Poggi. Nell’ambito del progetto Ribes il laboratorio si svolge in tre classi dell’Istituto Santa Caterina.

In ogni incontro, come introduzione, si ascoltano 2 capitoli del libro e si riflette sul suo contenuto mentre si chiariscono i dubbi sul vocabolario utilizzato. Allo stesso tempo, viene costruita una mappa del mondo su cui seguire il percorso di Phileas Fogg e del suo maggiordomo Passepartout. Nella seconda parte di ogni incontro vengono svolte attività di gruppo e individuali: lavoro manuale, giochi, movimento ed espressione corporea basati sulla musica di ciascuna delle città in cui si svolge la storia e un “atelier di letteratura”

Per approfondire gli aspetti più interessanti di ogni puntata, viene sviluppato uno spazio simile a un laboratorio letterario dove viene incoraggiata la partecipazione di ogni bambino mediante il contributo del proprio punto di vista su diverse tematiche: dall’evoluzione dei mezzi di trasporto alle conseguenze di un giudizio basato su semplici sospetti. Dai costumi rituali e religiosi di altre culture alla lealtà e fiducia in un rapporto di amicizia. Ogni bambino immagina così il proprio viaggio intorno al mondo creando il proprio itinerario in base alle proprie preoccupazioni e ai propri gusti, al fine di condividere le esperienze di quel viaggio immaginario con i propri compagni di classe e persino poter sognare di condividere determinati percorsi con altri amici, ricercando sempre insieme le soluzioni alle avversità del viaggio.

L’attività di supporto allo studio viene svolta attraverso videochiamata due volte a settimana, in genere il martedì e il giovedì, per un tempo che va dall’ora e mezzo alle due. Durante gli incontri le operatrici aiutano la bambina a svolgere i compiti assegnati dalle maestre, cercando di individuare sia le potenzialità e gli interessi da coltivare, sia eventuali problematiche legate ai processi di apprendimento o di natura più generale che possono compromettere la qualità della vita scolastica dell’interessata.

Cagliari, bambini impegnati nel laboratorio VikiLab

QUI SICILIA – Nella realtà di Modica (Rg) si Resta vicini a tutti i bambini con due laboratori in modalità mista: in presenza ove possibile e tramite piattaforme internet ove non si può. La storia di Lenticchia fa da filo conduttore del laboratorio di fiabe per i bambini delle scuole elementari e “IO SONO L’ALTRO” è il titolo del laboratorio VikiLab destinato ai ragazzi delle scuole medie per costruire una visione di mondo possibile con i loro occhi. Vicini a tutti. Vicini ai più fragili. Come sempre.

Modica (Rg), un momento di un laboratorio con i bambini

 

Dal progetto Ribes auguri per un sereno Natale ed un felice e prospero anno nuovo!

 

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