La dimora: uno spazio di relazioni

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Fabrizia Macca, operatrice Housing First dell’Associazione I Tetti Colorati Onlus, capofila del Progetto Ri-Belli e che coordina l’intervento in questione, ci racconta gli ultimi aggiornati del progetto Ri-Belli per Abitare.

“Il progetto Ri-Belli per abitare, che lavora attraverso il modello Housing First, è attivo dallo scorso mese di febbraio.

Le famiglie, di cui la maggioranza di tipo monogenitoriale, presentano spesso una situazione multiproblematica (senza dimora, monoreddito o prive di reddito, basso livello di istruzione, permessi di soggiorno scaduti ecc), per cui è chiaro che, rispetto agli obiettivi da raggiungere, il percorso è spesso segnato da piccoli passi che, se a prima vista possono sembrare irrisori, sono invece il frutto di un lungo percorso di accompagnamento, cura e presenza.

Ecco alcuni aggiornamenti sulle iniziative in corso:

1)”Un ponte verso casa!”

Il progetto Ri-Belli ha preso in carico una mamma e la sua piccola di 3 anni senza dimora:

la famiglia si trovava da tempo a casa di un’amica la quale non era più nelle condizioni di poterle ospitare a lungo, costrette in una piccola camera da letto senza finestre e in una situazione di sovraffollamento.

Ri-Belli per abitare ha attivato un lavoro di rete con la Caritas Diocesana di Ragusa per consentirle un’ospitalità temporanea presso un’abitazione condivisa.

L’equipe Housing First ha svolto un intenso lavoro di supporto emotivo relazione per facilitare l’inserimento presso la casa abitata già da altre ospiti e un lavoro di riflessione volto a rintracciare la soluzione abitativa più idonea ai loro bisogni.

2)”Un piccolo angolo tutto mio”

Con il progetto Ri-Belli per abitare abbiamo potuto creare a casa di una famiglia inserita nel progetto, un piccolo angolo di gioco per il figlio di 3 anni.

L’equipe Housing First sta facendo un lavoro di rete con l’equipe scolastica di riferimento, in quanto il bambino presenta delle difficoltà nell’acquisizione di regole e nel approccio con i coetanei, ed insieme abbiamo potuto trovare delle strategie ed attivare un percorso individualizzato. Al bambino mancava, proprio in casa, un angolo tutto suo dove potersi sperimentare e giocare liberamente.

In seguito al confronto con la pedagogista dell’equipe Ri-belli per imparare, abbiamo potuto individuare quali fossero gli stimoli educativi e giochi funzionali all’apprendimento del piccolo, e, grazie alla dote messa a disposizione dal progetto Ri-Belli per abitare, abbiamo potuto acquistare i materiali, nonché alcuni indumenti per consentire al bambino la partecipazione alle attività di socializzazione pomeridiane.

3) “Torno da te, mamma!”

Una famiglia composta dalla madre e dalla figlia di anni 11, che l’equipe Housing First sta accompagnando da qualche mese, ha raggiunto un piccolo grande obiettivo.

Il progetto sta accompagnando la famiglia, innanzitutto sul piano relazionale: il rapporto conflittuale madre figlia, aveva spinto quest’ultima ad abbandonare la casa per trasferirsi dalla nonna materna, rimanendo lì per diversi mesi.

Attraverso il lavoro di supporto, ascolto e mediazione dell’equipe housing first, la figlia è tornata dalla madre, dove ora può sentirsi nuovamente a casa. Adesso immaginiamo insieme come ridisegnare gli ambienti di vita: relazioni positive ed uno spazio proprio, insieme, fanno una dimora”.

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