Ri-Belli punta sulla fiducia

di

Letizia Cascone ed Ameni Bouali, equipe Ri-Belli

Diario di Ri-Belli, 27 Febbraio 2021

Due situazioni diverse, ma con la medesima parola d’ordine: fiducia. Ecco il resoconto dell’attività di Letizia Cascone, cooperativa Aksara, ai plessi Collodi e Volta dell’istituto Cap. Puglisi di Acate.

“Dopo varie prove di organizzazione, incastrando orari e modalità con i docenti rispetto alle classi dove svolgere la nostra attività, è iniziato il mio affiancamento vero e proprio di alcuni dei bambini che sono coinvolti nel progetto.

Da premettere che nello specifico, personalmente, non essendo una mediatrice linguistica, posso comunque affiancare le docenti in classe durante le lezioni, oppure, come avvenuto ieri, ovviamente dopo aver organizzato nel dettaglio l’attività, seguire direttamente due bimbe di una sezione di quarta elementare, entrambe di origini tunisine, le quali, principalmente, avendo una consuetudine meno frequente, al di fuori della scuola, con la lingua italiana, mostrano qualche difficoltà, soprattutto nella scrittura.

In accordo con l’insegnante della sezione, ho quindi proposto alcune attività, in un’aula a parte, al fine di potenziare questo aspetto.

E’ stata una bella esperienza: mi sono dedicata a queste due bimbe, anche grazie al supporto di un libro di italiano che mi aveva fornito la loro insegnante. Abbiamo completato le parole di un dettato, poi abbiamo costruito delle frasi, prima minime e poi più complesse.

E’ stata un’ora davvero proficua, in cui abbiamo potuto comunicare senza alcun problema.

Quando ho concluso l’attività con loro, mi sono trasferita al “Volta”, dove si trovano le sezioni di scuola secondaria. Lì, ho lavorato con un ragazzo di prima media, che parla e comprende l’italiano ma, essendo molto timido, quando si trova in difficoltà tende a bloccarsi e ad usare un tono di voce molto basso. Così, d’accordo con la sua insegnante di storia e geografia, ho provveduto ad esercitarmi, con lui, sull’esposizione della lezione, facendolo ripetere e, con una serie di piccole mappe concettuali, aiutarlo a fissare i concetti per renderlo più sciolto nell’esposizione.

Nonostante sia molto difficile, in una sola ora, creare una relazione di fiducia, sono convinta che sia questa la chiave principale per poter ottenere risultati.

Anche perchè ci sono delle potenzialità, in questi ragazzi, ancora inespresse ma che, entrando in relazione con loro, si percepiscono in maniera netta. E, d’altronde, è proprio questo l’obiettivo di Ri-Belli. Puntare su questi ragazzi, aiutandoli a far emergere le loro qualità, per sostenerli al meglio nel percorso di crescita umana e culturale”.

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