Le innovazioni nel sistema giudiziario civile e minorile e il ruolo dei servizi sociosanitari
di Redazione Istituto Toniolo
Le innovazioni nel sistema giudiziario civile e minorile e il ruolo dei servizi sociosanitari è il titolo del corso di formazione che si è svolto fra maggio e giugno, promosso da Fondazione Eos Onlus nell’ambito dell’azione 6 del progetto RESTART. Lo scopo è stato quello di approfondire i cambiamenti introdotti dalla Riforma Cartabia, relativamente agli interventi di tutela minorile e contrasto alla violenza di genere, nell’ambito delle procedure avviate presso i Tribunali per i minorenni ed i Tribunali per la famiglia, per operare con competenza in un contesto in cambiamento.
Il percorso formativo – curato dall’avvocata Ermelinda Cauteruccio e dall’avvocata Emilia Dante – si è articolato in tre incontri, nei mesi di maggio e giugno, e ha riguardato le principali novità contenute nella recente riforma Cartabia (Dlgs 149/2022) con particolare attenzione alla materia del diritto minorile e del diritto di famiglia.
REPORT DELLE GIORNATE FORMATIVE
Questi i temi affrontati nel primo incontro: la modifica dei criteri del riparto di competenza tra Tribunale Ordinario e Tribunale per i Minorenni (comma 28, art. 1, L. 206/2021); la nuova formulazione dell’art. 403 c.c. la cui modifica è già in vigore dal giugno 2022; la revisione delle norme sul curatore speciale del minore; l’estensione dell’ambito di operatività della negoziazione assistita.
Nel secondo incontro si sono affrontati: il tema dell’introduzione del rito unico (c.d. procedimento in materia di persone, minorenni e famiglie) per tutti i procedimenti relativi allo stato delle persone, ai minorenni e alle famiglie di competenza del Tribunale Ordinario e del Tribunale per i Minorenni, il quale, inserito all’interno del Libro II del Codice di Procedura Civile, riguarderà tutti i procedimenti sullo stato delle persone (separazione, divorzio, scioglimento della comunione, ecc.) e quelli de potestate; il tema dell’ascolto del minore in particolare l’art. 473-bis.5 c.p.c. che si occupa di disciplinare compiutamente, nel superiore interesse del minore, le modalità con le quali l’autorità giudiziaria deve procedere all’ascolto. Si è ulteriormente compiuto un approfondimento sull’intervento della Riforma sull’istituto del curatore speciale del minore. Sono state illustrate le norme specifiche per l’espletamento della consulenza tecnica d’ufficio – art. 473 bis n. 25 nonché di particolare interesse ed importanza è risultata la descrizione delle novità legislative in materia di «intervento dei servizi sociali o sanitari nei procedimenti a tutela dei minori» – art. 473 bis n. 27. In aggiunta, sono state evidenziate le novità che riguardano i «confini» imposti alla redazione delle consulenze tecniche d’ufficio (CTU) che costituiscono una vera e propria presa di posizione del legislatore in senso contrario ad approfondimenti peritali – che si sono talvolta svolti nella prassi applicativa su oggetti molto ampi – viene precisato, infatti, che deve escludersi la possibilità, in ambito giudiziario, di adottare soluzioni prive del necessario conforto scientifico e potenzialmente produttive di danni ancor più gravi di quelli che intendono scongiurare.
Nel terzo ed ultimo incontro si è affrontata la tematica della tutela delle donne vittime di violenza e sono state elencate tutte le norme volte a contrastare la violenza di genere; inoltre sono state affrontate ed illustrate le novità introdotte in materia di famiglia, separazioni e divorzio, e dell’importante estensione della tutela delle donne vittime di violenza anche in ambito civilistico, relativamente ai giudizi di separazione e divorzio.
Il percorso formativo, al quale hanno partecipato tutte le categorie professionali che operano nel settore sociale, ha rappresentato non solo l’occasione per acquisire informazioni sulle modifiche legislative, ma anche l’occasione di confronto tra relatrici e partecipanti.
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