Percorsi di recupero per uomini maltrattanti, l’approvazione del Senato e il lavoro del progetto
di ProgettoRespiro
Oggi è stata approvata all’unanimità dal Senato la relazione della Commissione parlamentare d’inchiesta sul femminicidio sui percorsi trattamentali per uomini autori di violenza.
“Oggi compiamo finalmente un cambio di passo, un salto di qualità” ha dichiarato in aula la Senatrice Valeria Valente, presidente della Commissione “rispetto alla violenza contro le donne chiediamo agli uomini una chiara e netta assunzione di responsabilità, abbandonando per sempre la visione secondo la quale qualcosa nel comportamento femminile ha causato la violenza. La violenza contro le donne non è un raptus né una malattia, ma un fenomeno strutturale. Di questo lavoro sono orgogliosa e ringrazio tutti i commissari, perché è un tassello importante della battaglia culturale contro l’asimmetria di potere, gli stereotipi e i pregiudizi della società patriarcale sottesi alla violenza di genere”.
L’approvazione del Senato è un grande riconoscimento anche per tutti quegli enti che già da tempo lavorano per il recupero degli uomini autori di violenze, come il CIPM Sardegna, partner del progetto Respiro, che realizza percorsi trattamentali di gruppo oltre a percorsi formativi sul tema per operatori dei servizi, della giustizia, della sanità, dei servizi territoriali e centri antiviolenza.
Nel testo della relazione di oltre 40 pagine sono indicati modelli di prevenzione primaria, con il coinvolgimento delle scuole, dei luoghi di lavoro e delle famiglie e prevenzione secondaria con campagne mass mediatiche e supporto psicologico ai casi a rischio, fino a definire vere e proprie linee guida per il trattamento dei soggetti autori di violenza nelle relazioni affettive
“Una svolta epocale per il nostro paese! ” sostiene la dott.ssa Susanna Murru del CIPM Sardegna “Trattare gli uomini violenti significa prevenire le violenza su altre vittime. Non è solo un problema culturale ma anche un intreccio di fragilità personali e relazionali, l’inasprimento delle pene è necessario, ma non è sufficiente se non si interviene sulle fragilità e vulnerabilità di chi agisce violenza. Il trattamento degli uomini violenti è un passaggio obbligatorio per ridurre e contrastare la violenza sulle donne e sui minori, è necessario ancora di più lavorare su questi temi sul fronte della prevenzione primaria, nelle scuole, con i ragazzi”
Proprio su questo il progetto Respiro realizza 200 laboratori educativi con bambini e 200 percorsi per ragazzi ed adolescenti per la messa in discussione dei modelli di relazione basati su stereotipi di genere e dei meccanismi socio-culturali di minimizzazione della violenza.
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