Gli scatti di Claudio Majorana raccontano i ragazzi della Barona

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Sono in bianco e nero gli scatti che Claudio Majorana, catanese specializzato in fotografie di adolescenti e delle loro vite nelle comunità più vulnerabili, ha realizzato alla Barona. Un tour nella periferia di Milano per raccontare, con forza e delicatezza, la vita dei ragazzi durante il periodo di isolamento sociale dovuto all’emergenza sanitaria in corso. Ne è emerso un lavoro ricco di sentimenti, talvolta contrastanti, ma sempre evidenti sui volti dei ragazzi che portano i segni delle pressioni affrontate durante il lockdown ma anche di tutte le paure connesse: quelle per se stessi, per i familiari, per la scuola.

Sono soprattutto i preadolescenti i grandi dimenticati in questa emergenza: non abbastanza piccoli da suscitare l’indignazione generale per essere bloccati in casa, non abbastanza grandi da essere autonomi nel definire i loro spazi e ritmi. C’è chi ha sviluppato la sindrome della tana, chi smania per uscire ora con qualsiasi pretesto, tutti si chiedono come sarà il futuro.

Dei 3200 studenti che sosteniamo con il progetto React – Reti per Educare gli Adolescenti attraverso la Comunità e il Territorio – selezionato da CON I BAMBINI nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, sono circa 60 quelli che abitano nella periferia di Milano, alla Barona, in un quartiere carente di luoghi d’incontro. I ragazzi sono così costretti a vedersi negli spazi verdi, spesso anche fulcro di attività illegali come piccolo spaccio o ricettazione di scooter rubati.

Scopri di più sul nostro progetto nazionale contro la povertà scolastica:
Il programma di REACT – Reti per Educare gli Adolescenti attraverso la Comunità e il Territorio – selezionato da CON I BAMBINI nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile è il nostro progetto nazionale per contrastare la povertà educativa e favorire inclusione e benessere dei ragazzi che vivono in contesti difficili.

Attivo dal settembre 2018 in 10 quartieri periferici di Piemonte, Lombardia, Lazio, Campania, Sicilia, Sardegna, caratterizzati da situazioni critiche di disagio socioeconomico. Il progetto coinvolge 3200 ragazzi, 1700 famiglie vulnerabili e 690 insegnanti e si sviluppa attraverso un modello innovativo che mira da un lato a rafforzare gli adolescenti, specie i gruppi più vulnerabili; dall’altro a potenziare i soggetti (formali: insegnanti, operatori sociali e informali: famiglie, volontari, cittadini, operatori territoriali) che rappresentano la comunità educante.

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