Giovani: incontro, ascolto e relazione all’oratorio di San Fermo, Varese

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A San Fermo riapre l’oratorio: uno spazio per tutti i giovani del quartiere. Sarà gratuito, quindi non pensato come centro estivo, ma come luogo libero di incontro, di relazione e di ascolto.

Dal 13 giugno al 22 luglio, ogni lunedì, mercoledì e venerdì, dalle ore 15 alle ore 17,30, i cancelli di via Tarvisio saranno aperti affinché i giovani, supervisionati da educatori professionali, possano incontrarsi, stare con gli altri, fare attività e tessere amicizie e esperienze significative.

L’iniziativa, partita a marzo scorso, sta coinvolgendo sempre più i ragazzi e le ragazze del rione, tanto che ormai una cinquantina frequenta come appuntamento fisso i locali parrocchiali: “Attraverso questo punto di riferimento contrastiamo i luoghi comuni sulle periferie – spiega don Matteo Missora, responsabile della Pastorale Giovanile della Città di Varese – laddove si pensi ad esse solo come luoghi dove mancano “cose”: ebbene, con questa attività noi apriamo, a tutti e per tutti, una porta rimasta chiusa a lungo, anche purtroppo a causa dei due anni difficili di pandemia”.”

Riempire lo spazio vuoto e creare un luogo accogliente, protetto e adeguato ai bisogni del quartiere è l’idea che sottende l’iniziativa, nata e resa possibile alla sinergia tra mondo delle parrocchie e quello laico: “Ci siamo ispirati a come funzionavano gli oratori fino a quindici anni fa. Vogliamo creare uno spazio nel quale accedere liberamente, nel rispetto di piccole ma importanti regole di convivenza e degli altri e del luogo, dove giocare e parlare con altri ragazzi, educatori, sacerdoti, volontari, dove si può essere ascoltati e a volte trasgredire e litigare ma con la presenza di adulti che mediano e danno il limite, accompagnando i ragazzi nel loro  percorso di crescita”  – continua Massimiliano Potenzoni, educatore professionale della cooperativa sociale Naturart e coordinatore di Re-Start, progetto selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, avviato a ottobre 2020 per tre anni con lo scopo di raggiungere oltre 5000 ragazzi e ragazze e 500 famiglie nei comuni di Varese, Malnate e dintorni.

La modalità di lavoro, grazie alla presenza di educatori professionali, mira ad interventi specialistici per interagire e affrontare i bisogni dei giovani e del rione: “In questo quartiere è attivo un gruppo di lavoro formato da tutti gli enti che qui si occupano di bambini e ragazzi, è il tavolo di sviluppo di comunità, noi lo chiamiamo così. È un luogo di pensiero dove insieme, aldilà delle appartenenze, si ragiona su ciò che manca per i minori, ma si fa soprattutto leva sulle tante risorse presenti a San fermo. Questa collaborazione, fra parrocchia e cooperative sociali, ne è un bellissimo esempio. – conclude Elena Spello, conduttrice del tavolo insieme a Alan Perini.

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