“E se piove?”, testimonianza dal Laboratorio di Psicomotricità di Sora

Contributo a cura di Valentina Montebello*- Il progetto P.R.I.M.A.I. riesce a stupirmi molto spesso, mi regala l’opportunità di sperimentami e mettere in campo le conoscenze e gli strumenti tecnici della mia professione in modalità  creativa e con una strategia propositiva da costruire con i bambini.

Anche la pioggia può diventare un elemento estemporaneo con il quale potenziare il bellissimo legame che si va creando con le classi. L’altro giorno, dopo un lungo periodo di mancanza di pioggia, sono arrivata in classe trafelata, commentando con la maestra la complicazione che si registra quando si deve gestire l’ombrello, le borse, il materiale ecc.

Ai bambini, sempre attentissimi, la mia considerazione non è affatto sfuggita.

Margherita è intervenuta chiedendomi: “Perché non usi un carrellino con le ruote, è pure coperto?”.

Si è scatenato quello che gli esperti chiamerebbero un brainstorming progettuale, finalizzato alla realizzazione dei sistema del trasporto in caso di pioggia. Una mini équipe di ingegneri meccanici ha iniziato la collaborazione estemporanea!

Quale occasione migliore per lavorare sullo spazio e sul contesto?

Abbiamo cominciato a realizzare figure spaziali giocando a posizionarci, in piccoli gruppi, dando concretezza spaziale e figurativa alle soluzioni che i bambini stessi immaginavano. Federica e Mario hanno simulato il carretto, Giovanni, forse memore delle suggestioni canore del momento, ha proposto una bici di diamanti e così tutti nel torrente in piena della fantasia creativa, Giacomo, Samuele, Debora hanno proposto e mimato le loro ipotesi risolutive.

Un incontro di psicomotricità sperimentale in cui tecnica e interazione creativa mi hanno permesso di costruire un altro segmento della mia tecnica operativa!

*Psicomotricista dell’Associazione IL FARO ODV SORA