Psicomotricità: “Un percorso per valorizzare il gruppo e aiutare chi è in difficoltà”

di

Contributo a cura di Alessia Rocca* – Se c’è una cosa che davvero succede sempre nei laboratori di psicomotricità del progetto PRIMA I sul territorio di Sora è che, sia io che i bambini ci divertiamo tantissimo!

Ogni volta è sempre una sorpresa: ognuno esprime la propria identità ed il proprio carattere, sempre nel rispetto reciproco, nell’incitazione di gruppo e nell’aiutare chi è in difficoltà. L’obiettivo è immaginare ed  immergersi per tutta l’ora nel mondo a cui si pensa di appartenere, quindi i gesti, i movimenti, i sensi ed il proprio essere è libero.

Ecco un esempio di lezione…

*ACCOGLIENZA: ogni volta che ci s’incontra ci si prende per mano e si forma un cerchio e solo grazie al soffio potentissimo dei partecipanti il cerchio si allargherà e spiccherà il volo diventando una mongolfiera; poste le braccia lungo i fianchi i bambini immaginano di avere tra le mani un oggetto preziosissimo, chi lo ha tra le mani deve dire il proprio nome e poi passarlo al compagno.

Qui di solito accade che vista l’importanza dell’oggetto, che ha un valore inestimabile ,i bambini mentre lo passano o lo prendono tendono ad essere molto attenti come se non volessero farlo cadere.

*RISCALDAMENTO: tutti posti parallelamente si inizia con il riscaldamento di braccia e gambe eseguendo corsa calciata alternata a momenti di passo, allo skeep, braccia alzate, rotazioni, conoscenza della destra e sinistra, percezione dello spazio, tutte attività che preparano i piccoli atleti per affrontare il percorso finale pieno di ostacoli.

*RELAX E CONOSCENZE: dopo esserci riscaldati ci riposiamo un po’ con la lettura di brevi storie dalla morale importante, l’individuazione dei colori e delle figure e il mimo e la riproduzione dei versi degli animali.

*PERCORSO: il percorso è il penultimo step della lezione, i bambini devono affrontare slalom tra i cinesini, passaggio sotto ad un ponte immaginario che in realtà è una sedia, salto a piedi uniti, su una gamba o a gambe divaricate e a seconda di un mio comando loro eseguono il movimento a cui corrisponde. Il percorso può essere effettuato anche bendati, suscitando entusiasmo e timore al tempo stesso.

*CHIUSURA: ci si prende per mano si forma di nuovo una mongolfiera e solleticando e rimarcando il discorso 5 sensi, alterno il tono della mia voce ed è curioso vederli sensibili al momento della chiusura e del saluto.

*Associazione “Il FARO ONLUS” Sora

Regioni

Argomenti

Ti potrebbe interessare

“Come un vulcano…”, a Sora le emozioni del rientro a scuola diventano arte

di

Le scuole sono ripartite da qualche settimana e i nostri amati bambini hanno potuto far ritorno tra i banchi, seppur alle prese...

PRIMA I e le nuove reti: “Coinvolti i papà per la creazione di arredi negli spazi estivi”

di

Sul territorio di Sora il progetto PRIMA I attiva nuove collaborazioni che mirano ad allargare la rete di beneficiari e la comunità...

PRIMA I a Sora: dal racconto “Il viaggio dell’Upupa” al percorso multidisciplinare

di

Di Armando Caringi*– La scorsa estate il progetto P.R.I.MA.I. non si è fermato, continuando il suo dialogo con i bambini attraverso le...