L’esperienza del progetto PRIMA I arriva all’Università degli studi di Cassino

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Contributo a cura di Annalisa Matera e Federica Sperduti – Il progetto PRIMAI coinvolto nella terza giornata del Convegno formativo organizzato dall’Università degli studi di Cassino e del Lazio Meridionale, in collaborazione con l’Ordine professionale degli Assistenti Sociali della Regione Lazio e dal gruppo di autoformazione degli assistenti sociali della provincia di Frosinone, sul tema “Quando l’integrazione diventa comunità”.

Grazie alla presenza di Fabrizio Di Stante, responsabile di programma del nostro percorso selezionato da impresa sociale Con i Bambini nell’ambito del Fondo a contrasto della povertà educativa minorile, è stato spiegato alla platea di presenti come il progetto stia riuscendo, sul territorio laziale in particolare, a valorizzare il concetto di “ rete”:non solo quella relativa ai partner di progetto – ha spiegato Di Stante – Nei mesi siamo riusciti ad allargarla, anche grazie all’accordo LIRIS sottoscritto con AIPES, arrivando a coinvolgere tutti i soggetti del territorio attivi nel terzo settore e facendo beneficiare molte più famiglie e molti più bambini dei servizi che abbiamo messo loro a disposizione. Inoltre, grazie a questo implemento di soggetti coinvolti stiamo centrando anche l’obiettivo di sensibilizzazione/educazione della comunità educante a contrasto della povertà educativa minorile”.

Un’esperienza, quella del progetto PRIMA I, molto apprezzata dalla professoressa Giancarla Pellechia, assistente sociale, docente dell’Università di Cassino e del Lazio Meridionale, che ha dichiarato: “Una buona qualità della vita non può essere spiegata in termini essenzialmente (e riduttivamente) socio-economici, quanto piuttosto come condizione determinata da una serie di fattori multidimensionali, in vario modo interagenti fra loro che spaziano dalla qualità delle relazioni alla qualità dell’ambiente, dalla dotazione di beni e servizi in grado di offrire autonomia e libertà dei cittadini. Ed è in tale prospettiva che assume particolare centralità il progetto PRIMAI. che certamente sarà in grado di generare capitale sociale in quanto poggia le sue radici sull’impegno sociale e relazionale. Lavorare su questi fattori è un obiettivo e un orientamento da condividere non solo a livello sociale, ma anche e soprattutto nel quadro più complesso del Welfare State, perché offre nuove possibilità alle persone, gruppi e comunità di aumentare la propria autostima, di divenire empowered e di creare una società attiva”.

Dello stesso avviso Maria Grazia Baldanzi, Consigliere dell’Ordine degli Assistenti Sociali del Lazio, che sul progetto PRIMA I ha dichiarato: “ Le raccomandazioni della Commissione Europea- Investire nell’infanzia interrompe il circolo vizioso dello svantaggio sociale- ha chiarito come le strategie che risultano più efficaci per le politiche sociali, fanno il benessere di tutti i minori e delle loro famiglie portando a migliorare il futuro degli stessi. L’Ordine degli Assistenti Sociali della Regione Lazio è vicino al territorio e a tutte le iniziative sociali come quelle del progetto P.R.I.M.A.I., che prevede il potenziamento dei servizi educativi e sostegno alla genitorialità e come fine ultimo l’empowerment della persona e il miglioramento del benessere complesso del nucleo familiare.”

LA GIORNATA DI FORMAZIONE ALL’UNIVERSITA’ DI CASSINO E LA PRESENZA DI PRIMA I– Il Corso di Laurea in Servizio Sociale e il Corso di Laurea Magistrale in Politiche Sociali e Servizio Sociale dell’Università degli studi di Cassino e del Lazio Meridionale, in collaborazione con l’Ordine Professionale degli assistenti sociali della Regione Lazio, ha istituito un corso di formazione dal titolo: Servizio Sociale tra teoria e prassi: creare conoscenza per sviluppare nuove competenze.

Parte da un’idea nata all’interno di un gruppo di lavoro di assistenti sociali, rivolto alla formazione continua nella provincia di Frosinone, diviso in quattro aree di interesse: Asl, Distretti-Comuni, Terzo Settore  e Uepe. Tale formazione aveva come obiettivo quello di far conoscere, interagire e cooperare gli assistenti sociali appartenenti ai diversi settori e rivolta, quindi a creare reti sociali sul territorio della Provincia.

Da questa sinergia si è arrivati a strutturare ben quattro giornate di formazione.

Nella terza giornata del corso l’attenzione è stata centrata sull’incontro della professione con il territorio e su quanto l’integrazione tra pubblico-privato, in particolare con il Terzo Settore possa portare ad un efficace modello di integrazione che ha come risultato la strutturazione di una comunità consapevole di se stessa . Ed è qui che è nata l’idea di coinvolgere nell’appuntamento l’esperienza del progetto PRIMA I sul territorio di Sora.

La giornata ha visto interventi di rilievo, che sono riusciti a fare una descrizione del territorio che ha portato a riflessioni profonde sull’importanza della conoscenza reciproca e sulla necessità di replicare spazio di incontro simili che non solo aggiungono informazioni importanti sulle risorse presenti sul territorio, ma incrementano la famosa “cassetta degli attrezzi” dell’assistente sociale, che allarga gli orizzonti anche rispetto a un nuovo modo di percepirsi all’interno di settori ancora poco esplorati.

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