In tempi di pandemia accogliamo “l’appello delle coccole”
di Cooperativa Santa Chiara
Contributo a cura di Elena Martelli* – Tempo di Covid, tempo di fatica e di stress per tutti, anche per i più piccini che spesso risentono delle fatiche e dello stress degli adulti, o delle tante restrizioni che riguardano un po’ tutti.
A volte anche in qualche classe si percepisce un po’ di malessere, di nervosismo e diventa difficile realizzare attività particolari, pur se divertenti.
A volte anche in qualche classe si percepisce un po’ di malessere, di nervosismo e diventa difficile realizzare attività particolari, pur se divertenti.
Di recente mi è capitato di trovarmi in una classe dove c’erano diversi bambini che facevano fatica a stare seduti, a rispettare gli altri e a partecipare alle iniziative proposte. Sembrava impossibile coinvolgerli perché troppo presi dal loro nervosismo. Allora ho proposto loro l'”appello delle coccole”. Si sono subito incuriositi e si sono seduti nel nostro cerchio. Ho spiegato loro che avrei chiamato ciascuno e uno alla volta avrebbero avuto uno spazio di attenzione e di affetto dedicato a loro.
Uno sguardo, una parola dolce, un sorriso da parte di tutti e ognuno si è sentito speciale, come in realtà è, amato, come davvero lo è.
Abbiamo poi continuato con le nostre attività musicali e siamo riusciti a vivere il nostro tempo in un clima gioioso.
Quando li ho salutati molti di loro mi sono corsi dietro cercando ancora uno sguardo profondo.
Sentirsi guardati, incontrarsi davvero, percepire l’amore personale e gratuito, capire di essere importante per qualcuno è forse ciò di cui abbiamo più bisogno in questo e in ogni altro tempo. Desideriamo la pace interiore e a volte per sperimentarla basta poco, come sentirsi chiamare per nome con amore, con una parola che accarezzi il cuore e faccia sentire amati.
Uno sguardo, una parola dolce, un sorriso da parte di tutti e ognuno si è sentito speciale, come in realtà è, amato, come davvero lo è.
Abbiamo poi continuato con le nostre attività musicali e siamo riusciti a vivere il nostro tempo in un clima gioioso.
Quando li ho salutati molti di loro mi sono corsi dietro cercando ancora uno sguardo profondo.
Sentirsi guardati, incontrarsi davvero, percepire l’amore personale e gratuito, capire di essere importante per qualcuno è forse ciò di cui abbiamo più bisogno in questo e in ogni altro tempo. Desideriamo la pace interiore e a volte per sperimentarla basta poco, come sentirsi chiamare per nome con amore, con una parola che accarezzi il cuore e faccia sentire amati.
*Esperta musicoterapia Sora
Ti potrebbe interessare
Sora, la storia di M. e la magia del teatro che lavora sulle emozioni
di Cooperativa Santa Chiara
Di Vanessa Nicoli* – Questa è la storia di M., una bimba dolcissima di quattro anni che partecipa con curiosità a tutte...
Laboratorio di Musicoterapia a Sora: “La musica ha bisogno di qualcuno che la ascolti”
di Cooperativa Santa Chiara
Di Francesco Favale* – Ai bimbi del laboratorio di “Musicoterapia” che conduco nell’ambito del progetto PRIMA I sul territorio di Sora ripeto...
Musica, il progetto PRIMA I ospite del Festival “L’incanto della Terra”
di Cooperativa Santa Chiara
Di Elena Martelli* – Tra entusiasmo, stupore, gioia e qualche timidezza è ripartito il laboratorio di Musicoterapia! Un pò in anticipo, secondo...