La “Festa dell’albero” di PRIMA I a Sora: “Kantorè parte”
di Cooperativa Santa Chiara
Contributo a cura della Psicoterapeuta Monica Petricca – Ogni bambino ha il diritto di confrontarsi, con il proprio linguaggio e nel rispetto del proprio mondo emozionale, con tutte quelle tematiche che lo aiutano a diventare un adulto. Il progetto P.R.I.M.A.I. ha scelto di porsi al fianco di tutti gli strumenti a disposizione dei bambini.
Partendo dall’assioma che la povertà educativa è la matrice di un malessere che si insinua nel nostro cammino di vita, il progetto enfatizza la fantasia e utilizza i linguaggi specifici del teatro, della musica, della psicomotricità e dell’era digitale per far esplodere il dialogo tra i bambini e il mondo nelle sue differenti poliedricità. La semplicità è il minimo comune multiplo di tutte le azioni e la “Festa dell’albero”, svolta sul territorio di Sora, ne è un esempio concreto. Giovedì 21 novembre, in occasione della giornata dedicata, in collaborazione con le scuole partner e con la partecipazione della Ludoteca La Fortezza Dei Sogni del Centro Minori San Luca, i bambini hanno partecipato fattivamente alla posa di un ulivo.
La cerimonia è stata arricchita di tutte le spiegazioni di come si fa crescere un ulivo, e di come si può gestire la sua vita fino alla produzione delle olive e dell’olio. Al termine della posa dell’albero i bambini hanno fatto merenda con pane e olio, insieme agli operatori e a tutti i partecipanti.
La cerimonia introdotta da Don Francesco Cancelli, Direttore di zona, ha raccontato l’importanza del nostro rapporto con la natura e della necessità del rispetto che questa relazione di scambio reciproco impone. Lo spunto è partito dai passi della Genesi e ha attraversato la saggezza della memoria narrando la circolarità della vita. Ognuno è complementare del tutto e ne è parte integrante. “…la terra produca germogli, erbe che producono seme e alberi da frutto, che facciano sulla terra frutto con il seme, ciascuno secondo la sua specie…. Genesi 1:11”
Gli operatori della psicomotricità insieme a quelli della Creatività digitale hanno lavorato nei giorni precedenti, durante la sperimentazione del Viaggio dell’Upupa Kantorè, perché l’ulivo piantato ha rappresentato il punto di partenza del nostro simpatico volatile verso le mete della fantasia che ogni bambino sta contribuendo a costruire e narrare. Il viaggio che regala un senso ad ogni passaggio, scoperto attraverso il movimento di un esercizio, un colore scelto in un disegno, nell’animazione digitale creata da uno spunto di fantasia libera, dal lavoro di integrazione discreto e sussurrato portato avanti giorno dopo giorno.
La cerimonia solenne, che ha visto i bambini emozionati salutare Kantorè per il suo viaggio, ha registrato anche la presenza degli ospiti, in particolare dei nonni, della Comunità Alloggio per disagio psicosociale di Sora. Il progetto P.R.I.M.A.I. mantiene sempre la centratura sullo scambio intergenerazionale come fattore di qualità nella costruzione del percorso di inclusione sociale.
Sarà interessante scoprire chi incontrerà Kantorè dopo aver salutato i nostri bambini insieme ai nonni…………
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