Scuola paritaria Bambi di Manfredonia: “Nel laboratorio di Teatro trasformiamo l’inverno in emozioni”

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Oggi vi proponiamo un altro “racconto” relativo ai laboratori previsti nelle ore curriculari all’interno delle scuole partner del progetto PRIMA I. Questa volta parliamo di “teatro e di emozioni” e degli incontri all’interno di una materna di Manfredonia.

Gli operatori Fabio Trimigno e Filomena Ferri della Compagnia teatrale Bottega degli Apocrifi (associazione partner del progetto) hanno redatto per noi una scheda esemplificativa del terzo appuntamento che racconta, nei dettagli, il lavoro fatto con i bambini della scuola partitaria Bambi di Manfredonia e che vi proponiamo integralmente qui di seguito:

IL RACCONTO DEL TERZO INCONTRO CON I BAMBINI DELLA SCUOLA PARITARIA BAMBI: TEMA “L’INVERNO”

“Il terzo incontro ha coinvolto la maggior parte dei bambini, essendoci alcuni assenti. Con la presenza dell’insegnante Stefania Trotta, e assieme alle guide di laboratorio Fabio Trimigno e Filomena Ferri  il gruppo dei bambini ha lavorato sulla stagione “Inverno”.

  • TRAINING

Dopo un primo saluto con il gioco dei nomi, i bambini si sono immersi nell’attività di training fisico, al fine di raggiungere una maggiore consapevolezza del proprio corpo in relazione con gli altri.

             I bambini hanno sperimentato i movimenti del corpo alternando movimenti lenti a movimenti veloci.

  • LA PIOGGIA

Lo studio del movimento lento/veloce è stato applicato anche alle dita della mano al fine di ricostruire il suono della pioggia e addentrarci immediatamente nella stagione “Inverno”. Ciascun bambino batteva il proprio indice destro sul palmo della mano sinistra per ricreare l’atmosfera della pioggia d’inverno. Man mano che si aggiungevano altre dita a percuotere il palmo, il suono della pioggia diventava sempre più presente. Il sorriso di ciascuno è stato segno di una grande sorpresa che hanno vissuto in quel momento: sentire la pioggia sulle proprie mani senza bagnarsi!

  • IL TEMPORALE

Gli oggetti utilizzati questa volta, per poter mettere in scena le sensazioni e le emozioni legate alla stagione “Inverno”, sono stati dei comuni palloncini gonfiabili. Tenendoli fermi sul petto e pizzicandoli con le dita, il gruppo ha ricreato l’atmosfera del temporale sempre in crescendo, fino allo scoppio/tuono che ha suscitato in alcuni entusiasmo ed eccitazione, in altri un po’ di paura. L’attività ha anche come finalità la possibilità di superare la fobia del frastuono di un palloncino che scoppia.

E’ stato interessante notare come i bambini, dopo aver scoppiato i palloncini, raccoglievano a terra i pezzi ormai rotti con la speranza di poterli rigonfiare e ritentare l’esperienza del temporale d’inverno.

  • PERCEZIONE DELLA FONTE SONORA

Il lavoro sulla percezione del suono delle dita e del frastuono prodotto dallo scoppio dei palloncini ha portato inevitabilmente il gruppo di lavoro a scoprire meglio le fonti da cui nasce un suono/rumore ed indicarne la posizione.

Pertanto, i bambini a turno, seduti, con una benda sugli occhi, hanno ascoltato con attenzione la provenienza del suono dello schiocco delle dita dell’esperto (posizionato dietro d loro), indicando con la loro mano la posizione esatta della fonte sonora.

Questo esercizio ha avuto come finalità la possibilità di aumentare le capacità di concentrazione e di attenzione di ciascun bambino.

  • LE QUATTRO STAGIONI / TABLEAUX VIVENTS

La mimica facciale e i movimenti legati ai muscoli della maschera sono importanti nell’esperienza di un laboratorio teatrale. Pertanto a turno i bambini hanno sperimentato la possibilità di cambiare espressione del proprio volto in base alle sensazioni/emozioni che potevano suscitare le quattro stagioni nella loro esperienza personale e nel loro immaginario, creando così una sorta di tableaux vivents.

  • LE SEDIE DELLE EMOZIONI

Il lavoro sulla mimica facciale ha inevitabilmente condotto il lavoro su due emozioni forti e sentimenti contrastanti: la gioia e la tristezza, che si sono esplicate in tentativi di risate e pianti.

Dopo aver creato nello spazio due cerchi concentrici fatti con le sedie, i bambini correvano nello spazio guidati da un ritmo di percussioni creato dall’esperto, ma allo stop ciascun bambino si sedeva sulla sedia più vicina: chi si trovava nel cerchio interno provava a sperimentare ogni tipo di risata, chi si trovava nel cerchio esterno provava a sperimentare il pianto più disperato.

 

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