“Il viaggio”, un laboratorio teatrale per i più piccoli, alla scoperta di sé

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Un vero e proprio “viaggio interiore ed esteriore”, dove i  piccoli attori hanno avuto non solo la possibilità di conoscere il mondo del teatro attraverso tecniche e strumenti per molti sconosciuti, ma anche di poter prendere parte ad un cantiere personale di crescita che ha coinvolto emozioni, sentimenti, passioni e ideali. Questo è stato il laboratorio teatrale “Il viaggio”, condotto dall’attore Jacopo Maria Dipasquale e dall’educatrice Angelica Mandriota, e realizzato nell’ambito del progetto Promozione Intervento Multilivello di Protezione Infanzia di Terre des Hommes

Realizzato dalla Cooperativa sociale Itaca in collaborazione con il progetto 1,2,3, Stella!, il laboratorio  si è svolto da gennaio a maggio e ha visto la partecipazione di circa 20 bambini del territorio di Conversano (Bari) di età compresa tra i 6 e 12 anni, i quali hanno frequentato in maniera assidua e presentando entusiasmo e tanta volontà di mettersi in gioco. e si è configurato come un posto dove provare a ridefinire un’immagine del sé e del proprio mondo più serena ed integra, tirando fuori capacità e abilità che fino a questo momento erano rimaste silenziate in uno spazio sconosciuto.

Infatti non è stato difficile sincronizzare il tema del viaggio con la metafora di tutto ciò che accade nel percorso di crescita e di vita, dove il tutto diventa un’esperienza che ci porta a vedere e conoscere il mondo reale e a cui sono stati attribuiti nel corso del tempo innumerevoli significati.

Viaggiare è un modo di cambiare, una trasformazione che avviene attraverso la visione di nuovi luoghi e il contatto con persone e culture diverse. Può essere un modo per migliorare la propria esistenza, posizione sociale e a volte può essere anche una fuga o la ricerca della libertà in cui la partenza, il percorso e l’arrivo rendono bene l’idea della ciclicità della vita e del suo dinamismo, rendendolo anche e soprattutto un fenomeno di crescita psicopedagogica.

Così come nella vita, la partenza è la prima fase di qualsiasi viaggio, breve o lungo che sia. Una partenza che, per i nostri piccoli ha significato una vera e propria separazione dalle vecchie abitudini, dalle pregresse conoscenze e soprattutto dalla propria comfort-zone: il grembo materno. Solo così un bambino o adulto che sia può rompere la routine e conoscere realmente sé stesso e il mondo circostante, ma affinché tutto questo sia possibile bisogna avere il coraggio di mettersi in gioco e affrontare l’ignoto come una meravigliosa e continua scoperta.

Ed è solo dopo aver percorso e appreso nuove terre, facendole proprie e immagazzinandole nel proprio io, che i viaggiatori sono pronti per poter ritornare a casa dall’unico e vero porto sicuro: la famiglia. Non è un caso, infatti, che il prodotto finale di questo laboratorio teatrale sia stato esposto alla “Casa delle Arti” di Conversano il 15 maggio 2023, in occasione della ventottesima Giornata Internazionale della famiglia. Questa restituzione, a cui hanno partecipato 33 adulti e 35 bambini, è stata essenziale per poter portare alla luce uno dei più importanti obiettivi che è alla base del lavoro formativo e pedagogico: la condivisione non solo di un percorso di crescita, ma anche di un momento emozionante tra genitori e figli, cosa che purtroppo, nella frenesia quotidiana, viene data per scontata o addirittura messa da parte.

Al termine dello spettacolo famiglie e operatori hanno potuto proseguire la serata in un momento conviviale. Un’ occasione capace di creare una vicinanza emotiva e opportunità di dialogo informale tra famiglie, bambini e operatori. Un pretesto per incontrarsi ed allargare la rete delle conoscenze, accorciando le distanze

di Angelica Mandriota

 

 

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