Ridere e saltare grazie alle videolezioni di Panthakù

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Rosaria Liguori: ho visto mia figlia ridere e saltare grazie alle videolezioni di hip hop e così mia figlia Claudia ha affrontato meglio il lockdown

 

E’ servito a stemperare le tensioni. A far scorrere più velocemente le lancette dell’orologio. A dare un metodo. Ma, sopra ogni cosa, a tenere in vita le relazioni, quei legami sottili, così indispensabili sempre, ancora di più quando si è giovani, giovanissimi, e la porta di casa chiusa sul mondo, per lunghe settimane, può sembrare un ostacolo insormontabile.

Rosaria Liguori è la mamma di Claudia Coda, allieva oggi della terza media presso la scuola Montalcini di Salerno. Da febbraio a giugno 2020 sua figlia ha seguito il corso di hip hop promosso da Antonella Iannone e Olimpia Milione dell’Associazione Campania Danza nell’ambito del progetto “Panthakù. Educare dappertutto”, selezionato dall’Impresa Sociale Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile.

La danza comincia dove la parola si arresta, sosteneva Alexandre Tairoff, attore, regista e critico teatrale russo. E mai come in questo periodo di tempo sospeso, rarefatto, impaurito, la danza è riuscita a dare voce alle parole che non si riusciva più a trovare. Nelle famiglie, nel proprio io, negli ambienti di lavoro stravolti da un digitale a cui non eravamo abituati. “Ho visto mia figlia felice – racconta – e per un genitore è una grandissima soddisfazione. Per i ragazzi non è stato facile restare chiusi in casa per tanti giorni rinunciando alla socialità. Quindi, pensare di aprire virtualmente le porte di casa agli amici e di accoglierli con un sorriso, grazie anche al pretesto delle videolezioni di hip hop, è stata un’esperienza importante e formativa, che va ben oltre l’attività fisica. Queste attività, e lo dico da genitore, hanno avuto un peso specifico importante in termini di relazioni. Hanno dato un senso di continuità, di normalità, di grande responsabilità”.

Le ragazze hanno provato dai saloni o dalle camerette le loro coreografie, senza mai rinunciare a indossare un fuseaux o una tuta. Si sono impegnate, si sono sforzate di essere puntuali e propositive. Con gli occhi pieni di speranza. Con la gioia nel cuore, perché, come ci ricorda Moliere, “nulla è così necessario agli uomini come il ballo… Senza il ballo, un uomo non saprebbe far nulla… Quando un uomo ha commesso uno sbaglio nella propria condotta, sia negli affari di famiglia, sia nel governo di uno stato, sia nel comando di un esercito, non si dice sempre: “Il tale ha fatto un passo falso in un certo affare”? E fare un passo falso, da cosa deriva se non dall’ignoranza del ballo?”.

Rosaria è entusiasta: “Ho visto mia figlia saltare e sorridere quando intorno era ansia e buio. Non potrei dirmi più soddisfatta”.

Dal 15 marzo le videolezioni dei partner di Panthakù riprenderanno, si riapriranno virtualmente le porte di casa e si tornerà a ballare e a divertirsi, perchè anche a distanza, come confermato da Rosaria, è possibile.

 

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