La Dirigente del Denza: fondamentale inviare un messaggio di vicinanza ai nostri alunni, anche grazie a Panthakù

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Mettiamola così. Non è stato un anno semplice. Ma a volte le difficoltà servono a crescere. Come diceva Albert Einstein, è nella crisi che sorgono l’inventiva, le grandi scoperte e perfino le grandi strategie. E chi, meglio di un dirigente scolastico, non può dire di averlo vissuto sulla propria pelle dopo il lockdown da Covid-19?

“Tutto è stato stravolto – ammette Fabiola Toricco dell’istituto comprensivo Denza di Castellammare di Stabia – a partire dal fatto che non eravamo preparati a trasferire l’insegnamento sul digitale. Certo, abbiamo il registro elettronico, ma limitarsi a caricare lì l’assegno sarebbe stata una sconfitta. Ecco perché ai miei docenti ho detto che la priorità non era più quella di continuare con la progettazione, ma lo sforzo di non perdere nessuno dei nostri alunni e di farli continuare a sentire parte di una comunità. Così è stato: a settembre contavamo tre casi di dispersione scolastica. Oggi il numero non è fortunatamente cresciuto”.

Il rischio c’era, ma è stato scongiurato. E in parte il merito è anche del progetto “Panthakù. Educare dappertutto”, selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. “Sono stata felicissima – continua Toricco – ho apprezzato la capacità di riadattare i programmi con nuove formule che sono state particolarmente gradite dai nostri ragazzi”.

Tre le “stelle” delle settimane di quarantena forzata in casa: “le social card, di cui hanno beneficiato tante famiglie in difficoltà; il progetto della web radio, coordinato dalla bravissima Angela Longobardi che è riuscita a tenere viva l’attenzione dei giovanissimi aspiranti giornalisti e le attività svolte da Funneco, che hanno contribuito a fare compagnia alle famiglie in un momento oggettivamente difficile e non solo dal punto di vista della didattica”.

Il merito di Panthakù, sottolinea la dirigente scolastica, “è stato quello di lanciare un messaggio chiaro e forte: noi ci siamo ancora”. Ora, passata la fase clou della tempesta, non resta che guardare al futuro.

Dopo la pausa estiva, purtroppo, settembre è ancora il mese dei punti interrogativi: “Sono onestamente preoccupata per la riapertura delle scuole – confessa Toricco – perché c’è troppa incertezza, le notizie sono confuse e spesso contraddittorie e questo ci impedisce di riuscire a fare una buona programmazione. L’anno scorso, di questi tempi, eravamo vicini alla definizione degli orari scolastici. A oggi non sappiamo neppure come poter usare le palestre e questo ci mette in difficoltà”.

La dirigente però è ottimista: “Ce la caveremo come abbiamo sempre fatto, forti della passione e dell’impegno che ogni giorno cerchiamo di trasmettere ai nostri ragazzi”.

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