Paure del web? L’importante è conoscere le strategie per usarlo e Panthakù ve le spiega
di Ai.Bi. Associazione Amici dei Bambini
Cristina Zagaria, giornalista, scrittrice e mamma, firma del celebre blog www.viaggiapiccoli.com, ieri mattina ha incontrato oltre trecento, tra studenti e insegnanti dell’istituto Principe di Piemonte di Santa Maria Capua Vetere, nell’ambito del progetto “Panthakù. Educare dappertutto”, selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile.
Da buona influencer, oltre che da genitore di due gemellini, Cristina era pronta a raccontare alla platea le potenzialità della rete e dei social che, se ben gestiti, possono essere un ottimo strumento per rendere concreti i progetti, incanalare le passioni e creare una comunità di buone pratiche. Ma, a sorpresa, si è trovata a dover rassicurare i teen alunni, “spaventatissimi dai rischi della rete – racconta – Mi aspettavo di trovarmi di fronte a un gruppo di nativi digitali fissati con la tecnologia, invece ho accolto tutti i loro timori”.
La blogger Cristina Zagaria, invitata da Ai.Bi., ha incontrato gli alunni dell’istituto comprensivo Principe di Piemonte di Santa Maria Capua Vetere per parlare di web ed altro
C’era un bambino che, dopo aver usato per tanto tempo Tik Tok ha temuto di aver sviluppato una dipendenza. Un altro che s’interrogava sul perché la sua amica gli chiedesse di modificare la sua immagine con un programma di montaggio. E un altro ancora che ha confidato di rivolgersi sempre ai genitori prima di muoversi on line, temendo di incappare nel rischio di haters e fake.
“Quindi il mio lavoro si è particolarmente incentrato sulle paure – spiega Zagaria – ed è stato molto bello rapportarmici. In una seconda fase, poi, abbiamo lavorato insieme su ciò che c’è di buono nell’on line”. Perché usare consapevolmente è un conto, demonizzare è sbagliato nonché improduttivo.
“Ho illustrato ai ragazzi com’è nata l’idea del blog e come lavora una traveller blog. In realtà è un modo per consentire a tutti di viaggiare con la fantasia”.
L’incontro è servito poi a sfatare un falso mito: “Secondo i ragazzi gli youtuber guadagnano moltissimo senza fare nulla. Ma non è così, perché come in tutti gli ambiti professionali, se non hai cose da dire, prima o poi sei destinato a scomparire senza lasciare alcuna traccia”.
Tecnologici sì, ma senza dimenticare mai le emozioni: “Sono stata 21 giorni in Canada e ho documentato tutto con reportage di video e foto – incalza Zagaria – Ma poi mi ritagliavo i miei momenti personali, staccando tutte le apparecchiature elettroniche e godendomi i paesaggi. E’ proprio necessario immortalare tutto? Forse no. Si può ricordare anche attraverso un profumo, un’immagine stampata nella memoria, un particolare che ci resta nel cuore. Non è fondamentale essere iperconnessi sempre…”.
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