Gli alunni del Denza scaldano i motori per il triangolare natalizio di dodgeball
di Ai.Bi. Associazione Amici dei Bambini
Lunedì 16 dicembre la sfida tra gli esordienti under 11 vedrà impegnati i ragazzi di Panthakù capitanati dal CSI
L’appuntamento è per lunedì 16 dicembre, quando gli alunni dell’istituto comprensivo Denza di Castellamare di Stabia si sfideranno nell’ambito del primo triangolare natalizio di dodgeball.
Dalle 17 alle 19, tutti a fare il tifo per i teen alunni che, allenati da Mattia Helio Federico, seguono il corso promosso nell’ambito del progetto “Panthakù. Educare dappertutto”, selezionato dall’Impresa Sociale Con i Bambini nell’ambito del Fondo contro la povertà educativa minorile, e coordinati, per il settore sportivo, dal Csi.
“Abbiamo iniziato i corsi a metà ottobre – spiega Alessandro Martone – ed i ragazzi si sono subito entusiasmati. Sono molto contenti di questo torneo natalizio, che sarà l’occasione per dimostrare alle loro famiglie e ai loro compagni quello che hanno imparato fino a questo momento, ma anche un modo per divertirsi insieme”.
Ma che cos’è il dodgeball? Alla lettera significa palla schivata, nello specifico è uno sport di squadra che nasce come evoluzione agonistica della palla avvelenata. Solitamente si gioca in sei contro sei, con cinque palloni. A inizio partita i palloni sono situati al centro della “dead zone”, fascia di 60 cm che divide le due aree di gioco, equamente distanziate; i giocatori invece sono fermi dietro la propria linea di fondocampo, pronti a partire quando l’arbitro fischia l’inizio della partita per accaparrarsi il maggior numero di palloni prima degli avversari. Il numero di giocatori che possono correre per aggiudicarsi un pallone è pari al numero dei palloni in campo. I restanti giocatori entrano in campo al seguito del fischio di inizio.
L’obiettivo del gioco è quello di eliminare tutti i giocatori della squadra avversaria, o terminare il gioco con un numero di giocatori in campo maggiore rispetto alla squadra avversaria.
Ma perché questo sport poco diffuso piace tanto? Innanzitutto perché tra i vari oggetti ed attrezzi che possono essere utilizzati nei vari sport, la palla è lo strumento che maggiormente può essere interpretato in maniera polivalente, stimolando varie abilità e vari distretti corporei. La palla, in effetti, è un centro di interesse universalmente riconosciuto, qualunque sia la cultura, l’età e la struttura sociale.
Poi perché come tutti gli sport di squadra insegna ai ragazzi un valore fondamentale: l’importanza del fare rete, del fidarsi e dell’affidarsi, strizzando un occhio al sano agonismo. E a una competizione che, se incanalata nei giusti binari, è fondamentale per crescere e migliorarsi dando il meglio delle proprie possibilità.
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