Pizza rustica e insalata fresca: così la famiglia si ritrova a cena con Panthakù e la CNA di Salerno
di Ai.Bi. Associazione Amici dei Bambini
Carmen Turturiello per la CNA di Salerno guiderà ragazzi, mamme e papà nella realizzazione di un fresco menù primaverile
Pizza rustica e insalata fresca. Un binomio perfetto per un menù primaverile che già strizza un occhio all’estate ma che non rinuncia al gusto. Soprattutto se il ripieno del rustico è a base di salumi e formaggi saporiti e se nell’insalatina spuntano pisellini, carote e ravanelli. A prepararli, martedì 25, saranno, insieme ai loro genitori, i teen chef del progetto con Ai.Bi. capofila “Panthakù. Educare dappertutto”, selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile.
A guidarli, ancora una volta, insieme a Simona Paolillo della CNA di Salerno, la bravissima Carmen Turturiello, ospitata dal pastificio In Pasta della famiglia De Luca (piazza Casalbore, Salerno), che svelerà le tecniche per una cottura al forno perfetta. E dopo il successo della prima puntata del laboratorio di cucina genitori-figli, realizzato dalla CNA di Salerno, c’è da credere che sarà un trionfo anche la seconda.
Ventitrè i bambini e le famiglie coinvolte, insieme a qualche prof che fa parte delle scuole che aderiscono al progetto: gli istituti salernitani Calcedonia e Montalcini, il Principe di Piemonte di Santa Maria Capua Vetere e il Denza di Castellammare di Stabia.
Mentre Carmen illustrerà i segreti per un impasto da re, genitori e figli si divertiranno a mescolare gli ingredienti, scambiandosi battute e concedendosi una risata, in modo da trasformare un’attività ordinaria in un momento di confronto e di condivisione.
E proprio condivisione è la parola chiave che, come un filo rosso, lega i laboratori della CNA alla mission di Panthakù, grazie anche al prezioso supporto delle psicologhe del team di Ai.Bi. Questa volta toccherà a Giovanna Buonocore fungere da discreto direttore d’orchestra, invitando, quasi dietro le quinte, i protagonisti, a riflettere sul valore dell’interscambio che la cucina sa regalare. “Il cibo crea legami – spiega la psicologa – e questo è un dato di fatto. Ma spesso siamo troppo distratti per accorgercene. Questi incontri sono invece fondamentali perché spingono tutti i componenti del nucleo familiare a mettersi in pausa e ad assaporare la gioia dello stare insieme”.
E come si sa, quando ci si rilassa e si lascia per un attimo da parte l’orologio e l’agenda che scandisce in tran tran quotidiano, è anche più semplice e immediato entrare in sintonia e riscoprire il bello che di unisce. Soprattutto quando passa per i sapori della nostra tradizione gastronomica, che poi finiranno in bella mostra sul tavolo da pranzo. E magari in qualche selfie familiare.
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