Con l’arte e la poesia di Viviani Panthakù sfida il virus
di Ai.Bi. Associazione Amici dei Bambini
L’arte vince ogni cosa. Compreso il Coronavirus. E la conferma arriva dal successo registrato dalla challenge lanciata nelle scorse settimane dal Getty Museum di Los Angeles. “Vi sfidiamo a ricreare i lavori d’arte con cose che avete a casa. È molto semplice. Scegliete la vostra opera preferita. Trovate tre oggetti sparsi per casa. Ricreatela”.
Coperte Ikea. Lattine di Coca cola finite. Jeans ammucchiati. Nel mondo, numerose opere d’arte “viventi” sono state condivise su Internet, tra cui classici come la Madonna col Bambino del Maestro di Santa Cecilia, la Vergine creata in forma anonima, Santa Elisabetta e i neonati Giovanni Battista e Cristo.
Alla sfida hanno risposto anche i giovani alunni dell’istituto comprensivo Denza di Castellammare, coinvolti nel laboratorio teatrale di Funneco, nell’ambito del progetto “Panthakù. Educare dappertutto” selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile.
Due video per i ragazzi dell’istituto Denza coinvolti nel laboratorio di Funneco, partner di Amici dei Bambini
A causa del lockdown hanno dovuto sospendere le lezioni frontali, ma hanno potuto seguire, grazie a Internet e WhatsApp, un mini corso incentrato sull’audiovisivo. Pungolati da Marina Lucia, hanno dunque lasciato libera la creatività, dando vita, tra le mura domestiche, alle opere che hanno visto o che vedranno nei musei e nelle gallerie.
“E’ stato molto divertente – spiega la referente – e i ragazzi si sono appassionati. Questo è servito anche a far passare più velocemente le lunghe giornate che ci hanno costretti in casa”. Foto e video delle loro performance sono diventati protagonisti di un video che racconta l’arte ai tempi della quarantena.
E non finisce qui: per la fine dell’anno scolastico, il team di Funneco ha intenzione di realizzare anche un secondo lavoro audiovisivo dedicato a Raffaele Viviani, in occasione del 70esimo anniversario della sua scomparsa. “Nello specifico – racconta Marina Lucia – ci stiamo concentrando sul testo della poesia Guaglione che rispecchia pienamente la mission di Panthakù, di scovare talenti e di scongiurare la dispersione scolastica. Ogni ragazzo dovrà recitarne una strofa, contestualizzandola e mettendo in pratica le nozione apprese prima in classe e poi on line”.
La speranza è che il video possa poi far parte di uno spettacolo live, quando le condizioni sanitarie lo consentiranno. “Immaginiamo una performance mista, tra la presenza fisica degli attori sul palco e il lato interattivo su cui i ragazzi si sono concentrati in questi giorni così difficili per tutti noi”.
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