Lo sport? Può diventare un lavoro e Panthakù lo spiega ai giovani

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“La pallavolo è uno degli sport dove c’è più interazione. È un gioco di intuizione, immaginazione, improvvisazione, ma soprattutto di reciprocità e lavoro di squadra. Non c’è modo di essere individualisti nella pallavolo”.
Le parole di Marv Dunphy, ex giocatore di pallavolo e capo allenatore americano, noto soprattutto per il suo periodo alla Pepperdine University, possono sintetizzare bene l’incontro che Carlo Esposito ha tenuto con i teen alunni dell’istituto comprensivo Montalcini, sede di Fuorni.

Promosso dal Csi (Centro sportivo italiano), partner della rete del progetto “Panthakù. Educare dappertutto”, selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, l’appuntamento si è trasformato in un proficuo confronto tra un ex giocatore ed allenatore, che è stato in serie B come atleta e in serie A come coach, e i ragazzi.

Carlo Esposito ha incontrato gli alunni dell’IC Montalcini di Salerno, partner di Ai.Bi. in Panthakù

“Sono rimasto molto soddisfatto – racconta Esposito – Con i giovanissimi ho una certa dimestichezza, visto che il lavoro che mi dà da vivere è quello dell’insegnante. Poi tengo anche dei corsi per 15-20 bambini e due volte alla settimana ci incontriamo a scuola per imparare le regole della pallavolo. Un’esperienza molto bella che mi ha aperto nuove prospettive”.

I ragazzi si sono dimostrati molto curiosi di conoscere le tappe della sua carriera, ma anche di capire come funziona il mondo dello sport in generale e quali prospettive professionali può dare. Un aspetto, quest’ultimo, su cui Esposito ha puntato, raccontando alla platea di giovani che oggi è sbagliato pensare allo sport solo come un hobby, dal momento che le possibilità professionali sono numerose, dal personal trainer al giornalista sportivo, dall’allenatore al preparatore.

Una passione, dunque, può diventare un’attività a tutti gli effetti. “Poi ho detto loro che abilità, dedizione e sacrificio sono le caratteristiche indispensabili per riuscire e per mettersi in gioco, tenendo sempre a mente un concetto fondamentale che poi rappresenta lo spirito della pallavolo: la regola numero uno è imparare a fare squadra”. Nello sport, a scuola, come nella vita.

 

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