Lorenzo: a scuola sto crescendo anche con il peer to peer di Ai.Bi.
di Ai.Bi. Associazione Amici dei Bambini
L’esperienza di un alunno dell’istituto comprensivo Denza di Castellammare di Stabia
Lorenzo Greco ha dodici anni e frequenta la II F dell’istituto Denza di Castellammare.
Questo è il secondo anno che si confronta con la metodologia Peer to Peer adottata da Ai.Bi. Amici dei Bambini nell’ambito del progetto “Panthakù. Educare dappertutto” selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. E ne è contento ogni giorno di più.
“Mi sto trovando molto bene – racconta – La nostra tutor Miriam ci ha fatto comprendere, attraverso filmati e piccoli show, come sia necessario combattere il bullismo ed avere rispetto dei nostri compagni se intuiamo che sono in difficoltà, e quindi che è importante aiutarli”.
Tra le cose che gli sono maggiormente rimaste impresse, un video in cui un coetaneo raccontava la sua esperienza di vittima di bullismo, rendendo il pubblico capace di comprendere come anche uno scherzo possa invece causare cicatrici psicologiche indelebili.
“In classe si è parlato molto di questo e quando sono emersi episodi su cui era il caso di riflettere, la nostra tutor ci ha aiutato a capire e a trovare risposte e soluzioni”, continua Lorenzo.
Nella Peer education, o educazione tra pari, un educatore intraprende attività formative con altre persone sue pari, con l’obiettivo di un insegnamento reciproco. Nel caso specifico di Panthakù, la metodologia è finalizzata a contrastare i fenomeni di bullismo e a creare relazioni positive tra gli alunni di un’intera classe, portando poi a diventare essi stessi peer educator verso altri pari, della scuola o di altri luoghi.
I workshop che si sono tenuti l’anno scorso hanno compreso storie, attività di ruolo, giochi e brevi video con contenuti che riguardavano argomenti specifici relativi al bullismo, alla sua dinamica e alle conseguenze, nonché argomenti più generali, come emozioni, problem-solving, strategie di coping, rispetto, amicizia e comportamento prosociale.
Quest’anno i ragazzi della II F stanno sperimentando attività di scambio reciproco: aiuto nei compiti, aiuto nelle relazioni.
I potenziali punti di forza di un modello basato sulla Peer education sono molteplici, in particolare con gli adolescenti.
“Continuerò sicuramente a seguire gli incontri – conclude Lorenzo – perché mi fanno crescere ogni giorno di più”.
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