Così mia figlia sta crescendo con il karate di Panthakù insieme ad Ai.Bi. e al CSI

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La testimonianza della mamma di un’allieva dell’IC Calcedonia di Salerno

Natalia Kversadze è la mamma di Natia Matiashvili, 11 anni, alunna dell’istituto comprensivo salernitano Calcedonia.

Sua figlia, dopo aver studiato per anni danza classica e moderna, quest’anno ha deciso di partecipare al corso di karate del progetto “Panthakù. Educare dappertutto”, selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile.

Karate SA

E grazie alla tecnica e all’esperienza degli allenatori del CSI di Salerno, partner della rete tesa a scongiurare la dispersione scolastica e a combattere tutte le forme di povertà educativa, sta seguendo con entusiasmo il corso di karate. “Non si era mai avvicinata prima alle arti marziali, anche se ha sempre amato fare movimento – racconta la mamma – Dopo tanti anni di ballo, aveva dovuto lasciare, perché gli impegni e gli orari non erano compatibili con la scuola. Poi, dall’inizio dell’anno, è riuscita a ritagliarsi del tempo per il karate ed è veramente molto contenta. Lo sono anche io perché la vedo giorno dopo giorno sempre più integrata con i compagni di classe e questa è la cosa più importante”.

I genitori di Natia sono georgiani e vivono a Salerno da quindici anni. La piccola è nata a Salerno e non ha mai avuto difficoltà nel fare amicizia, anche se lo sport ha sicuramente contribuito ad aiutarla in una fase della vita molto delicata come quella della preadolescenza.

Calcedonia Karate

“Facendo sport si stringono nuove amicizie e si cresce insieme – continua la mamma – e questo per un genitore dovrebbe essere l’aspetto più importante”.

Non solo. L’apprendimento e l’esecuzione delle tecniche non si riduce mai solo a un puro esercizio fisico, ma coinvolge sempre la mente e il cuore, contribuendo alla conoscenza di se stessi (per eseguire una tecnica ci vogliono abilità fisiche, concentrazione mentale, conoscenza del proprio corpo, dei propri limiti e delle proprie potenzialità, controllo e regolazione del proprio stato emotivo) e del contesto (le altre persone, l’ambiente).

Karate Calcedonia

Il karate si presenta dunque come un’arte marziale che ha primariamente propositi educativi e formativi della persona nella sua interezza.

Si parla infatti di “Karate Do” (“la via del karate”) come di un’arte, uno stile di vita che, partendo dall’apprendimento di tecniche di autodifesa, porta a una conoscenza profonda e all’evoluzione di se stessi.

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