Sono Mario, ho 11 anni e vi racconto Panthakù, il progetto di Ai.Bi. e altri 24 amici

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Da oggi ripartono le attività per i ragazzi e Mario (amico di fantasia) vi racconta Panthakù

 

Ciao a tutti. Mi chiamo Mario e ho 11 anni.

Quando le insegnanti mi hanno parlato per la prima volta di Panthakù, non ci ho capito molto. Pensavo a un doposcuola e, dentro di me, mi dicevo: “che noia, non bastano i compiti a casa”.

Per questo all’inizio ero scettico: gli educatori erano simpatici, ma sono pur sempre degli adulti, e noi ragazzi lo sappiamo bene. Gli adulti pretendono regole da seguire, disciplina, impegno. Pensavo che sarai stato costretto a sottrarre tempo alla plasystation e alle chat con gli amici. E in realtà così è stato. Ma non me ne sono pentito. Anzi quest’anno non vedo l’ora di ricominciare tutte le attività. Volete sapere il perché?

Innanzitutto ho scoperto lati dei miei compagni di classe che neppure immaginavo. Siamo più uniti e, piano piano, stiamo diventando una vera squadra pronta a sostenersi. Poi perché ho imparato tantissime cose. Mi è venuta voglia di leggere e di scrivere, di capire come gestire le mie emozioni attraverso il teatro, di sperimentarmi negli sport e vivere la bellezza del gruppo che si unisce e lavora insieme per raggiungere un obiettivo. Ho scoperto come lavora un artigiano e che con i Lego si possono fare tante cose, al di là delle costruzioni. Ho conosciuto nuove persone, che anche quando, a fatica, mi sono aperto e ho raccontato loro i miei problemi, le mie paure e le mie insicurezze, mi hanno ascoltato. Come con i mattoni, che uno sull’altro diventano un palazzo dalle fondamenta solide, sto cercando di superarle tutte. E laddove non mi riesce, pazienza, ho capito che le fragilità sono la nostra forza e il nostro motore, quello che ci rende unici rispetto agli altri.

Vi faccio qualche esempio. I percorsi di no formal education a cura dell’Associazione Vela hanno coinvolto circa 80 insegnanti dei quattro istituti che partecipano al progetto, a cui se ne sono aggiunti altri, frutto dell’allargamento della comunità educante del progetto ad altre scuole del territorio salernitano: l’IC San Tommaso D’Aquino e l’IC Barra di Salerno, l’IC Maiori dell’omonimo comune, l’IC Genovesi di San Cipriano Picentino e la Direzione Didattica del IV Circolo di Cava de’Tirreni.

Divisi in cinque gruppi, hanno appreso le dinamiche del team building, imparando come rendere più accattivanti per noi alunni le proprie lezioni in classe. Quest’anno avremo dei kit Lego per mettere in pratica le nozioni acquisite e i docenti già formati diventeranno a loro volta formatori per diffondere tra i colleghi i segreti di una nuova metodologia didattica, che si presta ad essere adottata sia per le materie umanistiche che per quelle scientifiche.

L’associazione Saremo Alberi è stata capace di tirar fuori sentimenti ed emozioni dai nostri cuori. Come? Con mattoncini Lego, la scrittura creativa, il teatro dell’oppresso. E le parole. E quest’anno chissà cosa si inventeranno…

Per non parlare della web radio. Organizzati in micro redazioni tematiche, abbiamo parlato e parleremo anche nei mesi a seguire della realtà che ci circonda, ospitando in diretta, più in avanti, i nostri genitori per uno scambio inter-generazionale di idee.

Con la CNA abbiamo scoperto realtà fantastiche, fatte di colori, profumi, forbici, attenzione e sacrificio, e quest’anno potremo continuare ad avvicinarci al mondo degli artigiani, partecipando a diversi stage professionali. In questo modo potremo esplorare noi stessi e le nostre risorse.

Siamo stati partecipi dell’attività di formazione “peer to peer”, che ci sta facendo comprendere come esistano vari tipi di bullismo e come tutti vadano combattuti, per rendere gli ambienti in cui viviamo un luogo sicuro e accogliente, promuovendo relazioni sociali positive tra di noi e migliorando la qualità della nostra vita negli ambienti scolastici.

Che dire poi dello sport. Gli allenatori del CSI ci insegneranno non solo le tecniche basilari di uno sport, ma anche regole, impegno, fatica e divertimento, che saranno tra i concetti importanti che impareremo tra un allenamento e un altro, anche grazie all’entrata a scuola, nei prossimi mesi, di esperti sportivi che si racconteranno e risponderanno alle nostre domande.

Continua poi l’avventura dei tre team (Pallanuoto su Salerno con la Rari Nantes Nuoto Salerno e pallavolo sugli altri due territori con i CSI locali), con l’obiettivo di acquisire lo spirito e le regole di una vera e propria squadra entro la fine del progetto. Abbiamo già iniziato il nostro percorso l’anno scorso e saremo accompagnati fino al 2021 in un viaggio di crescita personale e atletica.

Stiamo anche diventando dei piccoli attori, registi, grazie ad amici che ci stanno insegnando i trucchi del mestiere, e quest’anno impareremo anche passi di danza.

Ma non finisce qui. Panthakù ha voluto pensare anche alle nostre famiglie grazie al contributo delle Acli e di Agape Fraterna che, insieme ad Ai.Bi e alla Fondazione Carisal, aiuteranno le mamme e i papà che si trovano in una situazione di disagio, a fronteggiare la burocrazia e a darsi una mano con la costituzione di un’associazione di famiglie.

Altro che annoiarci. Abbiamo un anno tutto da vivere…

 

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